IL COLLARE DELLA COLOMBA

Abu Muhammed Ali ibn Ahmed ibn Said ibn Hazm nacque a Cordova il 7
novembre 994 da un vizir e dignitario (di famiglia di origine visigota
e cristiana) dei califfi omàyyadi. A otto anni perdette il padre; a
diciannove, arsa e saccheggiata Cordova dai Berberi nelle guerre
civili, dovette fuggire a Ja'tiva, e la probabile composizione del
Collare. Subito dopo, fu per breve tempo vizir dell'effimero califfo
omàyyade Abd ar-Rahman V, ucciso il quale fu tenuto in carcere per tre
anni. Ritiratosi dalla vita politica e datosi all'insegnamento e allo
studio, visse per qualche tempo a Maiorca, e poi in varie città
d'Andalusia, sinché nel 1047 si ritrasse nella sua tenuta di Casa
Montja, dove morì il 15 agosto 1064. Tra le sue numerose opere (quella
maggiore è il trattato Sulle religioni e le sette), tradotte e
riassunte dal grande arabista spagnolo, sacerdote cattolico, Asìn
Palacios, si distingue per la carica suggestiva e dottrinale Il
Collare della Colomba, che eccelle per stile, contenuto e messaggio
profetico(e sulla quale non ho mancato di intervenire sul web in altre
occasioni). Nella versione in italiano si apprezza quella del defunto
arabista Francesco Gabrieli, , che si intrattiene sul suo valore
artistico e storico e sui problemi del suo influsso sul mondo romanzo.
Ciò nondimeno non vanno dimenticate, nel testo di Hazm, le bellissime
eulogie fisse sul Profeta del'Islam e gli altri personaggi della prima
età musulmana.
Casalino Pierluigi, 24.10.2015