Resoconto prime presentazioni del libro di Giovanni Sessa “La meraviglia del nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo”

Resoconto prime presentazioni del libro di Giovanni Sessa
"La meraviglia del nulla. Vita e filosofia di Andrea Emo"
Edizioni Bietti - 2014
1) Alatri - Biblioteca Comunale, Giovedì 3 aprile 2014, ore 18. Assessorato alla Cultura.
2) Fiuggi - Sala Consiliare del Comune, Venerdì 4 aprile, ore 17,30. Consiglio dei Giovani.
3) Roma - Galleria l'Universale, Via Caracciolo 12, ore 18.


Relatori: Giovanni Sessa, Marcello Veneziani,
Andrea Scarabelli (Edizioni Bietti), Sandro Giovannini (Edizioni Heliopolis).

Nelle 3 presentazioni, diverse per ottimi contesti di locazione, presenza di pubblico ed ordine di organizzatori e presentatori, l'interesse della partecipazione si è mossa ugualmente verso una realmente interessata attenzione alle problematiche sollevate principalmente dalla sconvolgente 'novità emiana' e dalla relativa coinvolgente capacità dei relatori di saper inquadrare tale libertà di scepsi nella dolente realtà del quotidiano.

Il sapiente lavoro filosofico di Sessa ha ripercorso un interminabile 'secolo breve', schivando rovine e macerie interpretative, pur eclatanti e quindi beffando i 'piantatori di bandierine' interessati solo a risibilmente marcare i rispettivi desolati territori, ormai privi di sangue ed anima. Ciò anche senza nulla concedere ai mestatori del disincanto e della dimenticanza eterodiretta, e dello scettico volgare, valorizzando organicamente il lungo esplicito silenzio di Emo, filosofo letteralmente e letterariamente postumo, sempre più al centro dell'interesse speculativo odierno, per merito del grande lavoro esegetico di Donà e Gasparotti e con l'interesse delle più importanti menti attive ed il favore di tanti giovani intelligenti colpiti soprattutto dall'integrità inattaccabile del filosofo veneto.

L'inedita sorprendente contestualità filosofica emiana, la capacità d'aggredire ogni dimensione speculativa, dalla puramente ontologica a quella religiosa a quella estetica a quella metapolitica rimanendo sempre coraggiosamente confissi nella centralità genialmente ossessionata dell'uno-doppio Nulla e della sua meraviglia inestirpabile, creante e produttiva di ogni cosa e di ogni riflessione sulla cosa stessa, è stato il grande risultato di questa prima monografia organica emiana di Giovanni Sessa e la ragione per la quale Giovannini ha sempre parlato di un libro epocale, creatore di varchi e distruttore di facili rendite di posizione, ma implicitamente ricostruttore di migliori sintesi e più avanzati contesti di pensiero. L'autore ha saputo invece, sapientemente e con ordine, mostrare scaturigini prime del proprio interesse, ragioni teoretiche complessive esplicitate nell'interminato ed interminabile palinsesto emiano, contestualità storico-filosofiche prodigiose e tutt'altro che provinciali ed unicità potentemente sistematica nell'apparenza aforismatica e diversamente strutturate proprie in un 'genio che si diletta' rispetto ad un 'dilettante di genio', anche nelle moltissime figure diverse e contestuali del percorso emiano, intimo ma problematicamente affollato. Ovvero attraversato dalle pur diversissime 'grandianime' novecentesche da Gentile a Spirito, Rensi, Martinetti, Pareyson, Savinio, Campo, Benveniste, nella sequela anteriore, empatica ma critica, della Romantik, nella risalita memoriale alla mistica (l'annichilirsi costitutivo), immemoriale al plotinismo ed alla intesa postuma e sconcertante, quasicolliana, rispetto ai detti presocratici e principalmente (meravigliosa fruttuosità potenziale d'ulteriore sequela in ricerca), in quelle sempre da ulteriormente collegare (e rivolte al nostro futuro) di Colli, Evola, Noica. Allora la grande implicante serietà del lavoro di Sessa è stata compresa dalle edizioni Bietti, rappresentate da Andrea Scarabelli, editrice che con un ricco e novatore catalogo sta producendo ad altissimo livello nel campo della disamina della condizione di modernità e postmodernità, confermandosi ulteriormente con questo testo ottimamente risolto per apparato critico e grafica. Ciò è stato ribadito con parole di grande approfondimento, anche emozionale, da Marcello Veneziani, che, da tempo interessato alla provocazione emiana, ha colto la grande sfida interpretativa di Sessa soprattutto nell'opporsi emiano alla deriva della democrazia epidemica, mentre siamo anche tutti forse più spaventosamente ancora esposti alla manovra del non-senso e del non-pensiero, esiziale forse maggiormente d'ogni precedente tragico deragliamento, contro cui Veneziani ha saputo richiamarci con intelligenza d'analisi e richiamo brillante, seppur dolente, di sintesi. Sono intervenuti molti amici con penetranti scoli ai dialoganti richiami del relatori e con richieste non formali d'approfondimento che hanno tramutato la pur necessaria prassi editoriale in autentico evento di pensiero.

Anche la tavoletta Emo/Sessa/Gasparotti/Giovannini della Heliopolis Edizioni, che commenta sorprendentemente ma convintamente, a riuscito servizio, il libro primario di Sessa, ha contribuito in modo, crediamo, non del tutto marginale, alla forza dell'occasione intelligente.

Sandro Giovannini
(7 Aprile 2014, Segreteria, Nuova Oggettività)