Passa ai contenuti principali

Ferrara, la futura sindachessa 5 Stelle all'assalto del Regime PD...

Tecnopolitica-Grillo-Chaplin-poesia-visiva-di-fvtvrgverra.jpgSono qui per dirvi anche quello che non volete sentire, se no vi direi di votare Tagliani”. ESTENSE COM Prima uscita in pubblico per la candidata sindaco del Movimento 5 Stelle a Ferrara. Al centro sociale del Melo, davanti a circa 150 persone, Ilaria Morghen è salita sul palco assieme al senatore pentastellato Vittorio Crimi e al deputato Matteo Dall’Osso, con un ‘cameo’ finale del sindaco Marco Fabbri.

A dare il la alla serata, incentrata sull’election day europee-amministrative, è stato Crimi, primo capogruppo dei Cinque Stelle a Palazzo Madama, che lascia da parte i convenevoli per appuntarsi sul petto la prima stelletta: “noi possiamo denunciare il malaffare perché abbiamo le mani libere. E questo vale per la legge elettorale incostituzionale, il decreto Imu-Bankitalia, i 13 miliardi mancanti di copertura alla legge finanziaria”.


Crimi mette in guardia dal prossimo mese e mezzo, da qui al 25 maggio, “un periodo in cui sentirete tante promesse da Renzi, come gli 80 euro in busta paga o la finta soppressione delle province”. La chiama la politica dell’annuncio, dove “il trucco è sempre lo stesso – spiega il senatore -: una camera approva il disegno di legge che poi rimane parcheggiato per mesi o anni nell’altra camera. Come la legge sull’omofobia, ferma da otto mesi al senato”.


Ma questo mese e mezzo “sarà la loro ultima tirata, perché poi hanno finito. I cittadini hanno capito che chi è stato l’artefice di questa situazione non può essere anche la soluzione”.


Il microfono passa quindi alla candidata sindaco, “l’alieno mandato da Casaleggio, come mi hanno apostrofato in alcuni commenti”. E allora l’alieno si presenta: madre, medico, ricercatrice, ambientalista, sportiva. “Con tanta passione civica – aggiunge -, che mi deriva anche dal mio lavoro di anestesista rianimatrice, con tante ore di attività clinica a contatto con la sofferenza, quella durissima”.


Giusto una breve difesa di categoria, per dire che “siamo i professionisti peggio pagati d’Europa, ma che garantiamo, nonostante i tagli sempre più cospicui, uno sei servizi sanitari migliori del mondo”. Questo il “biglietto da visita” di Ilaria Morghen, visto che il suo non è un nome noto e non ha esperienza amministrativa alle spalle. Un vantaggio secondo lei: “mi accusano di non essere un politico? Per me è un vanto. Bisogna smettere di considerare la politica una professione. La vita umana e i soldi pubblici sono sacri. Punto. Non c’è altro da aggiungere”.


La Morghen quindi passa in rassegna tutti i mali di Ferrara. A partire dall’abbandono della periferia. “Si è investito nel centro lasciando a se stesse le zone più grandi e popolose della città. Oggi ero in zona Gad e i residenti si sentono sequestrati. Un padre di lamentava di non poter uscire a prendere un gelato con il figlio. Quando non si cura la sicurezza è come mettere agli arresti domiciliari i cittadini”. Da qui l’infelice metafora della “marea nera” (“intendo una specie di blob, non mi riferisco al colore della pelle”, si corregge), che “sta mangiando la città e non si arresta perché non c’è una politica di intervento”.


unnamedMa la “politica mandarina” riserva anche “una moltiplicazione di enti utili solo a moltiplicare i favori” e a “sistemare l’amico dell’amico”. Per la candidata cinque stelle basterebbe “una banda larga, un wi-fi esteso a tutta la città e un timbro digitale per fare a meno di 800 uffici inutili”. E nel mirino finisce anche il Castello, che “non può essere riempito di uffici; questi vanno trasferiti nelle periferie, magari a Pontelagoscuro, così quando si apre la finestra si capisce cosa voglia dire trovarsi di fronte alla Montedison”. Il Castello invece “deve diventare un centro di attrazione turistico mondiale” all’interno di una città “museo a cielo aperto” da integrare con il mare: “non è possibile che nel 2012 Comacchio abbia avuto 4 milioni e 400mila visitatori e Ferrara appena 350mila”. Secondo lei “possibilità ce ne sono, risorse e ricchezze ne abbiamo, dobbiamo solo riappropriarcene”.


A cominciare dallo “smettere di andare a votare come se si tifasse per la squadra del cuore: il partito non è la tua squadra, il partito decide dove costruirti l’ospedale, dove aprire un asilo e magari – visto che l’incontro era al centro di via del Melo – sopra una discarica di cvm”.


Un dettaglio che fa chiedere da parte del pubblico se l’asilo del Salice sia sicuro: “ci devo mandare i miei figli?”.”Qui Solvay aveva una discarica, poi c’è stato un processo (non per la discarica, ndr) dove tutti sono stati assolti… ma io sono qui anche per dirvi il lato negativo delle cose. Se no cosa ci sto a fare, se no vi direi votate Tagliani”.


E a proposito di Tagliani arriva un attacco alla gestione economica della cosa pubblica, “con i due milioni persi con i derivati Dexia e i 12 della vendita delle azioni Hera: Tagliani si vanta di aver abbattuto il debito del 26%, peccato che ha buttato nel cesso 14 milioni”.


Il fuoco di sbarramento continua contro “il monopolio di Hera avvallato da questa amministrazione”, la geotermia “utile solo a mantener vivo l’inceneritore” e il capitolo salute, sul quale si terrà un incontro ad hoc il prossimo 12 aprile (presso il Csada di viale Savonuzzi 54), con esperti di inquinamento ed effetti sulla salute. “Venite ad ascoltarci, che vi raccontiamo quello che gli altri non vi dicono”.

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...