La Televisione dopo il libro, "Serial Writers" ..... by Luca Gallesi


Le serie televisive sono da leggere prima che da guardare

Ecco i segreti dei "serial writers"

Un gruppo di addetti ai lavori, cioè giornalisti, docenti, traduttori e sceneggiatori televisivi italiani, ha intervistato 14 tra i più importanti autori stranieri di serie tv sul mestiere dello showrunner, che è un mix di sceneggiatura, regia e produzione, offrendo per la prima volta al pubblico del nostro Paese uno sguardo approfondito su questa nuova professione, che si affianca, e in parte si è sovrapposta, a quella dello scrittore.

Serial Writers (Link, pagg. 158, euro 10) è una lettura originale.
Prima sorpresa. Gli ideatori delle grandi serie, dal primo, e per molti il migliore, Vince Gilligan, già collaboratore di X-Files e ora pluripremiato autore di Breaking Bad, a Craig Thomas (How I Met Your Mother e American Dad) o Eli Attie (Dottor House e The West Wing) e Matthew Weiner (The Sopranos e Mad Men), provengono da quelle che, in inglese, si definiscono Humanities; prima di creare personaggi tv, infatti, erano insegnanti, psicologi, scrittori, attori, psicologi quando non, addirittura, filosofi. Seconda sorpresa. Le prospettive di lauti guadagni non sono l'unica motivazione a creare serie tv. C'è chi, come il creatore di Mad Men, si è messo a scrivere per raccontare gli anni '60, e ridare agli americani il senso della storia, che viene loro presentata in maniera completamente falsa. Hagai Levi, padre di In Treatment, ha trasposto sul piccolo schermo la propria esperienza con la terapia....

continua IL GIORNALE