Vitaldix/Conte : Recensione di M.Giannandrea _ Qotidiano Lecce


 

Marinilde GIANNANDREA: La scrittura sul corpo come metafora del desiderio
Nuovo Quotidiano Lecce _ 11 maggio 2013

"La Body Art mette al centro l'individuo nei suoi limiti estremi, in pratiche che rievocano l'eroe romantico, il superuomo nietzschiano o addirittura il sacrificio del martire. Esperienze che si traducono frequentemente in azioni scottanti che coinvolgono il corpo, con le sue trasformazioni biologiche, le sue protesi tecnologiche, l'identità sessuale ed il senso effimero dell'apparire. Questa prospettiva, propria di un'epoca "postmoderna" e "postumana", crea un'attitudine selvaggia, intrisa di pathos spesso culminante in drammaturgie gestuali e corporee. E' uno degli aspetti indagati da Vitaldo Conte, artista e critico d'arte, docente all'Accademia di Belle Arti di Catania, presente da alcuni anni nel nostro territorio, che questa sera presso le sale della Biblioteca Provinciale "N.Bernardini" di Lecce presenta il suo libro "Pulsonal Gender Art" (Avanguardia 21 edizioni).
Il lavoro raccoglie le riflessioni degli ultimi anni e rilegge criticamente l'uso del corpo come arte, dai tagli-ferite di Gina Pane, che utilizzava se stessa come spazio sacrificale, al Bondage artistico che - ricorda l'autore - negli ultimi decenni è diventato una vera e propria possibilità di creazione: estrinsecata e apprezzata in fotografia, nella pittura, nel fumetto, nella performance live. Rito che si libera della dimensione pornografica e sadica e che in un'epoca "post-porno" s'intreccia con i temi del transgender e del cyber-sex.
L'eros come pulsione primaria, il segno-parola, la scrittura sul corpo come metafora del desiderio, sono indagati attraverso le opere di una serie di autrici ed autori connessi agli sviluppi della poesia visiva, in un percorso che diventa anche mascheramento/travestimento e che, dalle prime avanguardie ad oggi, si confonde con le maschere virtuali di Anonymus e con il più popolare make-up.
La pratica del corpo in arte è soprattutto una pratica esistenziale, delineata dal Futurismo ed approfondita attraverso la risposta della figura di Valentine de Saint-Point, autrice del "Manifesto della donna futurista" (1912) e del "Manifesto futurista della lussuria" (1913) prototipo di una donna nomade e controcorrente che ha anticipato l'antimperialismo, ha sostenuto il nazionalismo arabo, ed ha abbracciato il misticismo esoterico. Anche per l'autore arte e vita coincidono profondamente ed il suo "corpo narrante" parla dell'erotismo del tango, di riti sciamanici terapeutici e tribali, mentre con la sua produzione visiva e performativa, realizzata con lo pseudonimo di Vitaldix, opera uno sconfinamento continuo tra azione artistica e pratica curatoriale. E con l'incontro di oggi Vitaldo Conte inaugura anche la mostra "Corpi-Maschere fra pensiero e desiderio" che fino al 17 maggio propone opere di  Tiziana Pertoso, Laura Baldieri & Vitaldix, Francesco Pasca e lavori del Net. Futurismo."