*LiBERO QUOTIDIANO LETTERE AL DIRETTORE BELPIETRO
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presentazione AA.VV Per una Nuova Oggettività a Milano...il 30 gennaio Biblioteca di Palazzo Isimbardi: a cura di D.Bigalli (Università Milano) e di L.Sgroi (Milano)- LIBRO MANIFESTO CONTRO IL NEW REALISM DI ECO E FERRARIS...
" Un volo neoumanistico e neoideale, aperto alla complessità stessa e multicolore del computermondo. Soprattutto il libro manifesto "Nuova Oggettività" (2011), a cura di Sandro Giovannini, Giovanni Sessa (e altri)".
….Intervista a Sandro Giovannini… L'idea nobile è rara è alla base del "nostro" LIBRO MANIFESTO PROGETTO NUOVA OGGETTIVITA'...
(da "Futurismo per la Nuova Umanita..." (ARMANDO editore, 2012)
Lunedì, 30 gennaio 2012, presentazione a Milano, Biblioteca di Palazzo Isimbardi, ore 17.45, per il libro manifesto "AA.VV. Per una Nuova Oggettività, popolo, partecipazione, destino"", a cura di Sandro Giovannini (scrittore già del celebre gruppo Vertex), Stefano Vaj (transumanista e biopolitico), Giovanni Sessa, Gian Franco Lami (docenti Università La Sapienza di Roma) e Claudio Bonvecchio, Heliopolis, Pesaro-Roma, 2011.
Sotto la regia di Luigi Sgroi, sociologo, in programmi interventi di alcuni autori del prezioso volume in stile libro d'arte (150 aderenti al progetto, oltre 90 i singoli contributi, cd bonus di musica urfuturista del Maestro contemporaneo Mario Mariani e In/Folio, poesia totale visiva dello stesso Giovannini). Ovvero, oltre a Sgroi, milanese, Davide Bigalli (Università di Milan), Giuseppe Manzoni Di Chiosca, Andrea Scarabelli (giovane affermato scrittore) e gli stessi neofuturisti Stefano Vaj e Roberto Guerra (recentissimo anche autore dell'eretico Futurismo per la Nuova Umanità. Dopo Marinetti... (Armando editore, Roma, 2012). Anche altri futuristi nel volume: Campa, Cecchini e Saccoccio.
"Per una Nuova Oggettività...", ha già suscitato clamore in certa statica cultura italiana e i suoi dibattiti: i promotori di Nuova Oggettività (sito blog nuovaoggettivita.blogspot.com e www.sandrogiovannini.com). hanno lanciato programmaticamente un manifesto libro progetto, tra nuova Tradizionalità (Carlo Gambescia) e neo/ur/futurismo, programmaticamente anti-ideologico, aperto e trasversale :per una nuova filosofia, nuova metapolitica, nuova estetica e così via, da certo Dopo Nietzsche, per dirla con lo lo stesso curatore Lami, scomparso precocemente poco tempo fa.
Per "un Mutamento di Cuore" dice l'incipit di quest'ultimo in copertina, per una nuova cultura italiana, finalmente al di là e contro la sinistra/destra, (certo Centro alla FLI, neppure preso in considerazione)., una particolare pulsione conoscitiva oltre il postmoderno, nel Fare Anima quasi nonostante e grazie... nella nuova cibercultura del/dal web (Franci e altri).. Un libro paradossale e un inno alla Differenza dei Popoli, della Nazioni, degli Individui, "intellettuali", inclusi, tra certa matrice Nouvelle Droite elevata (Giovannini, Sessa, Lami) e certa energia quasi opposta (Campa e Guerra notoriamente progressisti radicali), ben mixata ed equilibrata da una forte presenza anche di scrittori postromantici: V. Conte, Casale, Melandri, Tuzet, Riccardo Roversi, Venturini, Z. Ferrante e molti altri. Hilman e Rella sullo sfondo
Progetto, "Nuova Oggettività, danzante già alternativa al vagheggiato cosiddetto "New Realism" dell'area di Alfabeta, gli stessi Ferraris e Umberto Eco .
Luigi Sgroi:
"Milano e Roma... Capitali d'Italia? Credo che Milano sia una tappa obbligata per riprendere il filo di una tradizione che vede nel rapporto bipolare di queste due città , il segno di un destino che ha tracciato la storia del Novecento italiano : dal futurismo e il fascismo fino al fenomeno Berlusconi e al leghismo....cento anni di storia di luci ed ombre di milanesi che hanno guardato a Roma , nel tentativo di rifare ( o disfare direbbero alcuni....! ) l'Italia. Penso che il progetto del libro " Per una Nuova Oggettivit°, vada allora letto in questo senso più come un manifesto di una consapevolezza che vuole chiudere un periodo, guardare le proprie ferite e preparare il nuovo che avanza".
Stefano Vaj "Milano e Roma... Capitali d'Italia? "In Italia (forse in Europa) da circa mille e cinquecento anni tutte le rivoluzioni partono da Milano. Non sto a farne l'inventario, perché ognuno può ricavarne l'elenco dal suo sussidiario delle medie inferiori. Chissà che la cosa non sia di buon auspicio?".