Rita Mazzini: Ruggine eclisse di bit, verso la poesia totale interattiva

Opera 1 per Rita Mazzini poesia.jpg

 

 

 

 

*(photo-opera di Gianfranco Martelli)

 

RUGGINE

 
 

Quando segui il contorno delle cose

il loro peso riempie il vuoto

 

ma è del ricordo che ci si innamora

quando ciò che resta è il nulla!

 

Ogni atomo in fuga

solleva nell’aria il suo nudo lamento

ma se niente più combacia

ogni regola viene bandita :

 

non cercare da qui!

 

come se qualcosa

ancora germogliasse

pronto a succedere

dove ha inizio la fine

 

… con beffarda leggerezza.

 

L’ALTRO LIMITE : eclissi di bit

 
 

Scopri l’altro limite dell’archè

di quel principio lontano

che puntò diritto verso il cielo.

C’è un luogo virtuale

nel deserto dei ruderi

immaginario punto zero

dove la lingua osa

e va cercando ancora il suo destino…!

 

Parole nuove

ondeggiano

al di sopra della terraferma

 

disordinate sillabe

e molteplici note

sospese

e ricurvea circoscrivere l’anima 

- oltre le ventate di risa abbandonate -

e il dolore muto

che abbiamo attraversato

e murato nel cuore del tempo;

 

oltre un oblio trasfigurato:

 

per dire il < dopo >del silenzio

Dino Marsan per Rita Mazzini.jpg*photo-opera di Dino Marsan

 

*nota:  Adriano Spatola divinava a suo tempo di poesia totale, dopo le nuove tecnologie nascenti in fine secondo novecento. Ma non immaginava soltanto computer poeti declamanti rose automatiche. Paradosso al contrario della buona tekne, tecnologia, Rita Mazzini, nota poetessa contemporanea ferrarese (e animatrice culturale), narra l'archetipo della parola "classica" nel suo diveniire duemila, attraverso scansioni interattive, da una sorta di macchina del fare anima deliziosamente muta e liquida. Nessun solido meccanico/macchinico di troppo. E ottimamente supportata da maestri dell'Immagine contemporanei stessi quali Gianfranco Martelli e Dino Marsan

(RobyGuerra)