Firenze, 04-07-2011
"Si può stare da una parte sola, dalla parte della condanna di ogni tipo di violenza". Lo dice, intervistato da La Repubblica, il sindaco di Firenze Matteo Renzi,
commentando la guerriglia scatenata ieri dai no-Tav in Val di Susa.
Renzi è durissimo nei confronti di Beppe Grillo: "Un tempo Grillo faceva ridere, oggi fa schifo. E' desolante che un uomo come lui totalmente inserito nel sistema di questi trent'anni di Italia si permetta di utilizzare parole assurde. I suoi post fanno più danno dei sassi".
Niente distinguo sul 'no' alla violenza
Nel merito della questione, "si possono fare tutte le riflessioni culturali e politiche" che si vogliono, ma solo "dopo avere chiarito da che parte si sta sulla violenza. Qui non c'è un convegno, una tavola rotonda o una discussione, qui -sottolinea Renzi-
c'è gente che ha rischiato la vita per andare, appunto, a difendere lo Stato. Prima si dice 'grazie' a loro, poi si discute della Tav".
Il paese del Monopoli
Il sindaco di Firenze è sicuro che le maggiori responsabilità siano da attribuire a degli infiltrati: "non c'è dubbio. A sentire le parole dei capi della rivolta no-Tav in Val di Susa c'è il richiamo a non trasformare in guerriglia la manifestazione". Infine, il nodo
sulla realizzazione della Tav: "Quando le amministrazioni decidono, ci sono le garanzie ambientali e tutti i passaggi democratici, ad un certo punto bisogna fare le cose, altrimenti diventiamo il Paese dei ritardi", o "come nel Monopoli, dove si pesca 'tornate al vicolo corto, e si ricomincia da capo..."
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