Fini fuori dal Pdl da Vittorio Feltri

AEROPOETI.jpgda Il Giornale

 

 VITTORIO FELTRI

 

 Arriva il giorno della resa dei conti. Parla l’incompreso e ci si aspetta un chiarimento. Finalmente si capirà cosa vuole, dove vuole andare o dove vuole tornare. Ogni sua frase comincia così: «Non per polemizzare». In realtà Fini non fa che polemizzare. Non gli va più a genio neanche il programma di governo: è roba scritta in altra epoca, bisogna aggiornare. Non gli passa per la mente che nel 2008 gli italiani votarono centrodestra proprio sulla base di quel programma, che quindi occorre realizzarlo per mantenere fede agli impegni, e che non può essere cambiato solo perché a lui non piace più.

Fini ce l’ha con la Lega. Non digerisce Bossi e neppure suo figlio Trota perché ha dichiarato in una intervista di non tifare per la Nazionale di calcio, di detestare la droga e di non aspirare ad esperienze omosessuali. Fini si erge a paladino delle regioni povere del Mezzogiorno e respinge il federalismo fiscale temendone i decreti attuativi, cioè le modalità di applicazione.

Insomma non digerisce nulla del Pdl...
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