Lo scioglimento dei ghiacciai himalayani finisce al centro della polemica, dopo che è emerso che le stime dei massimi esperti Onu sul riscaldamento globale sono frutto di una grossolana esagerazione. Non ci sono basi scientifiche, ammette la task force Onu sul clima, per dire che nel 2035 non ci saranno più i ghiacchiai dell'Himalaya se il riscaldamento del pianeta continua agli attuali ritmi.
SCIOGLIMENTO GHIACCIAI ENTRO IL 2035
Il Gruppo intergovernativo sul mutamento climatico dell'Onu (Intergovernmental Panel on Climate Change o Ipcc) nel 2007, lo stesso anno in cui vinse il premio Nobel insieme all'ex vicepresidente Usa Al Gore, ha infatti sostenuto che "molto probabilmente" i ghiacciai dell'Himalaya non esisteranno più tra 25 anni se il riscaldamento del pianeta procede con le attuali dinamiche. Una data, quella del 2035, fonte di enorme preoccupazione in Asia, dove centinaia di milioni di persone vivono dell'acqua che proviene dai ghiacci himalayani.
ERA UNA VECCHIA INTERVISTA
Il panel Onu valuta le sua conclusioni su una scala in cui "molto probabile" significa che le probabilità che un certo evento accada sono superiori al 90%. Ma ora è emerso che la stima è basata su un'intervista vecchia di un decennio di un climatologo su una rivista scientifica, il New Scientist, mentre manca qualunque seria prova scientifica a sostegno della previsione. Il climatologo Syed Hasnain, specialista di ghiacciai del governo dello stato indiano del Sikkim e attualmente professore associato di un istituto di ricerca, il Teri, di Delhi, ha affermato in una email di essere stato "citato erroneamente" sulla data del 2035 dal New Scientist. Di recente il professore ha detto che le sue ricerche suggeriscono che solo i ghiacciai più piccoli potrebbero sparire del tutto....
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