Davide Venticinque Interview di Manuela Vio

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Intervista a Davide Venticinque autore di “Amore chimico”

di Manuela Vio



Com’è nata la tua passione per lo scrivere?

Credo di aver scritto la mia prima cosa quando ero molto piccolo, dopo aver letto i Tre porcellini di Jacobs Joseph. Di sicuro ho letto e scritto sempre molto, sin dall’infanzia. Forse il piacere che mi dava leggere mi ha spinto a scrivere. E’ stata una scoperta meravigliosa.

La storia di Matteo, il protagonista del tuo romanzo, è tutta inventata oppure ci sono situazioni che rispecchiano la realtà che hai vissuto in prima persona?

Per scrivere mi nutro sempre di tutto quello che mi circonda, ogni viso, ogni espressione, ogni odore e situazione. Prendo la realtà, la faccio a pezzi e la rimonto, cercando di creare una storia. Certo c’è anche molta fantasia nel mio romanzo, ma credo che oggi la narrativa debba occuparsi tanto della realtà. Mi piace il Realismo isterico. Matteo non esiste, o forse ne esistono migliaia, o pezzi di lui sono sparsi in tante persone diverse e ciò vale anche per gli altri personaggi: Lana, Marco, Genny, Simone...

Pensi di essere riuscito a lasciare un segno con il tuo romanzo?

Be’ magari un segno molto, ma molto, piccolo. I Segni veri credo li abbiano lasciati altri: Wilde, Celine, Wallace, Poe, Baudelaire, Kafka, Salinger, Orwell e un sacco di altra bella gente. A dire il vero sono stato sorpreso dall’amore che tanti lettori hanno dimostrato e continuano a dimostrare per Amore chimico. Quello di cui però son sicuro è di aver dato tutto me stesso quando l’ho scritto, con tutti i limiti e i pregi che ha un’opera prima. E so, che sto cercando di riversare tutto quello che ho imparato e vissuto nel frattempo, nel mio nuovo lavoro. Cerco sempre di dare il massimo per i lettori e per me stesso. Migliorare ogni virgola, parola e punto che scrivo e leggo, questo cerco.

Stai scrivendo qualcos’altro in questo momento?

Io scrivo sempre, sono fortunato, per ora niente crisi di ispirazione. Lavoro a un nuovo romanzo, mi sto divertendo tanto e sono molto soddisfatto, ma ci vorrà un bel po’ di tempo. Vorrei che fosse un testo sorprendente, per ora è sulla buona strada, io ne sono sorpreso.

Il lavoro di editing l’hai fatto da solo o la casa editrice, per contratto, l’ha fatto lei?

Io ho riletto e corretto il mio testo sino a non farcela più. Poi quando il mio manoscritto è stato selezionato ho avuto un editor che mi ha affiancato, Marzia Fabiano, una persona in gamba. Purtroppo non ha potuto terminare il lavoro come avrebbe dovuto per problemi contrattuali con la casa editrice. Con Marzia abbiamo lavorato assieme, in perfetta sinergia, niente di invasivo sul testo originale, lo abbiamo migliorato. E’ stata una bella esperienza.

Hai pubblicato con la collana Vertigo della casa editrice Il Filo, sappiamo che questa casa editrice è una delle tante che richiedono contributo, ma ne vale la pena? Ti sta facendo o ti ha fatto della buona pubblicità per poter “piazzare” il tuo romanzo in tutta Italia oppure, quello che dicono riguardo alla tanta pubblicità che ti fanno, sono solo parole al vento… solo per far firmare un contratto?

Qui devo dilungarmi, ma forse la mia esperienza può servire a chi sogna di pubblicare un libro o a chi è semplicemente curioso. Gli altri, se vogliono, possono anche saltare e andare alla prossima domanda.

Per quello che io ho visto in Italia, la situazione attuale dell’editoria vede:

1) le grandi case editrici, che non pubblicano esordienti, o quanto meno hanno piani editoriali già stabiliti e ti prendono in considerazione solo dopo un’ altra pubblicazione andata bene, salvo un miracolo, che può sempre avvenire per chi ci crede.

2) Piccole case editrici, che non pretendono che l’autore compri copie del suo libro, ma che hanno spesso pochissima capacità distributiva (vendono solo sul loro sito e per i librai sarà sempre un problema comprare da loro, perché non si avvalgono di distributori classici; basta andare a chiedere in libreria).

3) Case editrici di medie dimensioni, che spesso chiedono all’autore di acquistare un numero di copie del proprio libro, che potrà rivendere alle presentazioni, in compenso offrono buona distribuzione ovunque in Italia, sia per ordini nelle librerie che su Ibs o le altre librerie virtuali. Il Filo a me ha chiesto e dato questo, riconoscendomi i diritti d’autore.

La pubblicità, che pure offrono, secondo me serve quasi a nulla. A meno che non riempi le librerie di copie e non fai pubblicità in tv nessuno ti conosce. La curiosità e il passaparola hanno fatto arrivare Amore chimico a tanti lettori e in tante librerie. Un libro, se vale, deve camminare con le sue gambe, se non vale deve finire al macero, o meglio non essere mai pubblicato, e vale soprattutto per i miei lavori.

4) Infine ci sono pazzi e truffatori, che dicono di essere case editrici, che magari vogliono i diritti d’autore per dieci anni o a vita, senza riconoscerti nessun compenso, o un sacco di soldi senza darti neanche copie del romanzo da rivendere. Che non offrono garanzie contrattuali sulle copie che stamperanno, sulla distribuzione. Bisogna far attenzione. Leggere e far leggere il contratto editoriale a un avvocato. Chiedere informazioni riguardo la casa editrice in libreria, se la conoscono, se hanno difficoltà ad avere i loro libri eccetera.

Io dopo Amore chimico, l’antologia Qui tutto va a puttane che mi vede tra gli autori, dopo i primi riscontri di vendite e con due altre proposte avute, non mi sognerei mai di firmare un contratto come il primo che ho firmato. E’ vero, la logica del profitto purtroppo vale anche per i libri in questo Paese. Per un esordiente è dura, trovare chi ti pubblica e a condizioni decenti. Ma se una persona ama davvero scrivere delle difficoltà se ne frega e va avanti per la sua strada.

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

Lavorare con passione e sacrificio al mio nuovo romanzo, e ciò vale per la fase di scrittura ma anche per quella di ricerca che la affianca. Continuare a studiare in maniera isterica come faccio oggi: filosofia, letteratura, psicologia, logica e un mucchio di altra roba. Crescere, non solo invecchiare, c’è da imparare sino alla fine.


http://www.myspace.com/davideventicinque

http://www.ibs.it/code/9788856708349/venticinque-davide/amore-chimico.html



Manuela Vio



Citazione: “Con certe persone sai di non essere mai sbagliato” – Davide Venticinque “Amore chimico” –