Partito Pirata Svedese Anonimato nel Web

1aavatar.jpgda FAI NOTIZIA SITO RADICALE/ PACO

La nuova sfida dei pirati svedesi: navigare senza essere tracciati

Esce dalla fase di test Ipredator, il servizio lanciato dai creatori di The Pirate Bay per garantire l'anonimato

MILANO – Dopo 5 mesi di prova apre al pubblico Ipredator , l'ultima trovata dei creatori di The Pirate Bay, il popolare sito svedese condannato in primo grado dalla giustizia del suo Paese con l'accusa di favorire la condivisione di file illegali. Ma a differenza della “baia dei pirati”, il nuovo servizio non offre link a video, canzoni o file di altro tipo; si limita invece a garantire qualcosa che potrebbe rendere lo scambio di questi materiali su Internet molto più facile: l'anonimato dell'utente. Ai navigatori basterà pagare 5 euro al mese per esplorare la rete al riparo da occhi indiscreti.

RISPOSTA ALLA DIRETTIVA – Lo scopo dichiarato di Ipredator è quello di contrastare le recenti leggi svedesi che rendono più difficile per gli utenti scaricare file online. Lanciato in una versione di prova nel luglio scorso, il servizio è infatti un'esplicita risposta all'entrata in vigore in Svezia della direttiva europea sulla proprietà intellettuale del 2004, IPRED (Intellectual Property Rights Enforcement Directive). Promulgata in primavera, la legge svedese che recepisce la direttiva permette ai detentori dei diritti d'autore di rivolgersi ai fornitori di accesso alla rete per ottenere dettagli sugli utenti sospettati di attività che violano la normativa sul copyright.

LO SCUDO E LA SPADA – L'impiego di questo servizio, complice la popolarità dei “pirati” scandinavi, potrebbe estendersi in tutti quegli stati che progettano di introdurre misure più dure per punire il download illegale di materiale digitale. Sono parecchi infatti i Paesi che, dietro pressione delle etichette musicali e cinematografiche, hanno varato o stanno studiando leggi che inaspriscono le pene e aumentano i controlli sull'attività online dei propri cittadini. Il caso più noto è quello della Francia che ha da poco varato la legge «Création et Internet», meglio conosciuta come Legge Hadopi. Il provvedimento prevede che gli utenti che per tre volte siano stati scoperti a scaricare materiali coperti da copyright debbano comparire davanti a un giudice che potrà decidere se applicare una multa o imporre la disconnessione dell'utente titolare dell'abbonamento a Internet...

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http://www.fainotizia.it/2010/01/22/anonimato-sul-web-la-nuova-sfida-dei-pirati-svedesi

video http://www.youtube.com/watch?v=pgWsiWMBFTw