Futurismo! da Boccioni all'Aeropittura
L'esposizione propone, per la volta tutti insieme in Emilia Romagna, capolavori di Boccioni, Balla, Severini, Sironi, Soffici, Russolo, Depero, Prampolini, sculture, libri futuristi (il libro imbullonato di Depero, il libro di latta di D'Albisola), figurini di abiti futuristi, fino alle opere di aeropittura di Dottori, Crali, Fillia, Tato. Una sezione di arte pubblicitaria futurista arricchisce la mostra documentando una formidabile inventiva anche in questo ambito creativo, di inalterato impatto comunicativo.
Oltre alla presenza nella collezione permanente della Magnani Rocca di una importante opera futurista come Danseuse Articulée (1915) di Severini, la performance di Filippo Tommaso Marinetti al Teatro Regio di Parma nel dicembre 1906 con la recita di ''Ode à l'automobile'' (in francese) costituisce una ragione particolarmente motivante per l'organizzazione della mostra. L'Ode di Marinetti, infatti, trattando il tema della divinizzazione del mezzo meccanico e dell'ebbrezza siderale della velocità, può essere a ragione considerata uno dei primi segnali della successiva nascita del movimento futurista, evidenziando spirito e analogie confluiti organicamente nel Manifesto del Futurismo del febbraio 1909 (prima emiliano con la pubblicazione ne La Gazzetta dell'Emilia, poi parigino con Le Figaro), proprio un secolo fa....
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