DA IL GIORNALE
Più esposti e le inchieste del Giornale sulle stranezze della gestione finanziaria dell’Idv sono confluiti in un fascicolo della Corte dei conti. I magistrati contabili della procura generale stanno indagando sul «tesoro» dell’Idv e su quale soggetto abbia effettivamente richiesto e percepito i fondi elettorali destinati al partito di Antonio Di Pietro: la notizia viene confermata dalla Corte dei conti: «L’istruttoria - spiega un alto magistrato - concerne varie questioni, ma non posso dire di più». Il filone è quello aperto inzialmente dalla denuncia dei legali di Veltri e Occhetto, e seguita in prima istanza da un pool di finanzieri che da mesi sta provvedendo all’acquisizione di numerosi atti: «Sì, confermo. L’istruttoria è aperta. Altro però non posso dire». La vicenda è nota ai lettori del Giornale, che per primo ha evidenziato le stranezze nella contabilità dell’Idv. Se venisse confermato che un’associazione di tre soli soci, Di Pietro, un familiare e un fiduciario, che si chiama «Italia dei Valori» come il partito, si è sostituito ad esso sfruttando i controlli solo formali della Camera, richiedendo e percependo in sua vece questi fondi pubblici, sarebbe un fatto senza precedenti.
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