FUTURO: BERLINGUER CONTRO IL 68

berlinguer 2.jpgRIBELLI E RIVOLUZIONARI...

In una delle opere più felici, "Dogma Gregari e Rivoluzione", E.Fromm, psicologo e futurologo (si veda anche il suo ancor sorprendente La Rivoluzione della Speranza) , sottolineava (anni 60!) la diversa psicologia che caratterizza e differenzia alcune tipologie umane pertinenti per il futuro della cosiddetta sinistra oggi in Italia: ovvero personalità ribelli o ...rivoluzionari. Contrariamente al sempre fallace cosiddetto buon senso (quasi sempre mera maschera della reazione paleoborghese o cattofascista/cattocomunista), infatti non sempre i due .. concetti, nei fatti coincidono. Anzi, spesso i cosiddetti ribelli son controrivoluzionari mascherati, come la storia stessa sembra indicare, visti gli esiti di molte cosiddette rivoluzioni progressiste (o socialiste....);ancor più evidente nelle cosiddette rivoluzioni trasparentemente reazionarie...

Anche nelle democrazie.. il fenomeno indagato da Fromm (ma anche altri...Baudrillard con particolare radicalismo) presenta analogie oggettive, meno drammatiche pure, ma pur sempre significative: in Italia ad esempio, anni settanta, negli anni di piombo, certa ribellione dell'estrema sinistra, diretta erede dell'altra ribellione epocale, il mitizzato e ben più complesso e contraddittorio 1968, come noto sfociò nel terrorismo; oppure (esiti ben più lievi e incomparabili), molti ribelli oggi siedono tranquillamente nelle più insospettate stanze dei bottoni di qualche casta nazionale (dal parlamento al giornalismo all'editoria all'industria eccetera)...

Nella cosiddetta sinistra, e azione fondamentale per la salvaguardia democratica nazionale dal pericolo terrorista rosso, fu la scelta lungimirante del PCI dell'epoca, già giustamente scettico sul '68, poi proprio con un certo immenso Enrico Berlinguer, capace di arginare la deriva estremista, con parole chiare, nette e indiscutibili e appoggi al governo dell'epoca senza se e senza ma....

Anni di piombo a parte, la fine attuale della sinistra, ridotta a mera costola dell'ex balena bianca DC, politicamente e culturalmente dominante, risale, per le sue origini involutive, proprio alla scomparsa di Berlinguer, prematura e tragica. Dopo il PCI fu una carrellata di surrogati (alcuni anche importanti, certamente Achille Occhetto che ha codificato la fine del mito dell'Urss, il primo D'Alema stesso...ma poi..), fino al paradosso, noto a tutti, tranne alla miope e esilarante ormai casta neodc di Prodi e Franceschini (et similia), di democristiani che si son mangiati i comunisti che mangiavano... i bambini!

Tale fenomeno.. si è verificato non solo per la superiore scaltrezza e doppiezza il-legale della tradizione DC in Italia (neppure estranea a suo tempo al fenomeno del Terrorismo in modi occulti... oggi nessuno se lo ricorda più...), ma anche per il prevalere nell'alveo della cosiddetta sinistra proprio di quel vettore post68 e anche filo77 appunto meramente ribelle e mai rivoluzionario, anzichè del  modernismo, certamente da aggiornare e rettificare (ma bussola non passatista) della grande tradizione storica proprio del PCI, da Togliatti fino alla svolta assolutamente democratica e ancora propulsiva di Berlinguer.

Certamente andavan cambiati loghi, bandiere e persone: alla luce del postmoderno, pure visioni dogmatiche antifasciste e anticapitalistiche, ma certamente non riciclando proprio i temi antidemcratici, anticapitalistici fanatici, terzomondialisti astratti e ipocriti se non mistificanti, insiti nella ribellione molto contraddittoria del 68 e del post68, non ultimo i temi antiemediatici, antitecnologici, antiscientifici, antifuturisti, paraecologici, radical chic e antipopolari.

Temi che non a caso caratterizzano tutta la sinistra residua intellettualloide contemporanea; che han via via eroso i resti della Sinistra possibile post Berlinguer (si pensi solo alla figura quasi solitaria di un Cacciari), consegnandola appunto sia a... Darwin sia alla Balena Bianca, come Pinocchio (a forza - certi Maestri di Pensieri- di dir balle in conflitto con il Reale in divenire e trasformazione tecnoscientifica, ciechi ai nuovi bisogni e sogni del popolo e della gente).

Il futuro secondo Berlinguer invece e anche altri... all'epoca era una sinistra assolutamente democratica, capace di rispondere alle sfide del duemila... ma in nome della scienza e della tecnologia, oltre che della Storia, ma filtrata dal suo Divenire ovviamente anche im-prevedibile.

Storia futura nel e dal.. 1984... espressa non dalle pretese visioni psicotiche di caste intellettuali spesso meramente ribelli e d'estrazione nintaffatto dinamica e popolare ma di certa borghesia alternativa che giocava alla rivoluzione..., ma dal dinamismo stesso del Reale, interfaccia tra evoluzione scientifica e sociale, tra meritocrazia e speranze e paure popolari. Berlinguer, nel 1984 aveva ancora le idee chiare sull'avvenire. Il resto... tutt'oggi, a quanto pare, con il congresso già simulacro dell'ottobre pieddino... son solo delle flebo!

http://www.gianfrancobertagni.it/materiali/filosofiacritica/incertezza.htm

http://www.youtube.com/watch?v=QDetQ18fw5Q Video