«Quanto più un paese cresce, tanto più i suoi servizi devono crescere proporzionalmente, e tra questi vi è certamente la sanità»
Sgarbi: «L’assessore Russo salvaguardi la diversità
dell’ospedale di Salemi»
«Difendiamo innanzitutto un modello. Salemi è diventata
il laboratorio di una crescita che nessuna città
di Sicilia ha avuto in quest’ultimo anno»
SALEMI - Il Sindaco Vittorio Sgarbi interviene sul progetto di riordino della sanità siciliana, ed in particolare sulla riorganizzazione dell’ospedale di Salemi:
«Salemi è oggi quello che negli anni è diventata Pantelleria, un’isola conosciuta in tutto il mondo. E’ evidente che quando un turista francese, americano o giapponese arriva a Pantelleria spera di non avere problemi sanitari per i quali non debba ritenere sufficiente la sola struttura del paese in cui è arrivato. Quanto più un paese cresce, tanto più i suoi servizi devono crescere proporzionalmente, e tra questi vi è certamente la sanità.
Un paese che s’innalza, che abbia la fortuna di avere un’amministrazione avveduta, che quindi diventa un centro superiore, non può certo subire un declassamento delle sue strutture sanitarie.
Ben vengano le strutture come l’hospice per malati terminali inaugurato nei giorni scorsi, una struttura in cui ho verificato una gradevole ed umana capacità di accoglienza. La sanità è legata anche ad ambienti in cui non si debba avvertire la cura come una minaccia. Nel Medioevo e nel Rinascimento il ricovero negli ospedali era l’unico momento per i poveri in cui potevano essere trattati come re. Oggi è un diritto democratico, una conquista dei cittadini, qualcosa di cui no si può nemmeno immaginare che non ci sia»
Sulla paventata chiusura di alcuni reparti dell’ospedale di Salemi Sgarbi osserva:
«Invito l’assessore a verificare se alcuni reparti, che costituiscono un’eccellenza, meritano o meno di essere potenziati, e se non si possa ipotizzare per la struttura di Salemi un futuro da Day Hospital. In questo senso penso ad un forte intervento di privati che possano dare quello che si rischia di non avere dalla Pubblica Amministrazione.
Il Comune sta facendo la sua parte. Ho dato precise direttive per potenziare l’ampliamento dell’avio superficie e consentire sia il pronto soccorso che gli interventi di protezione civile.
Quello di Salemi, tra l’altro, è un ospedale che, storicamente, si è caratterizzato per la sua efficienza, a cominciare dai lavori della sua costruzione, ultimati in soli 4 anni. Un riscontro storico che io documento, perché è importante che ci sia l’uguaglianza, ma ciò che salva gli uomini è la differenza. L’assessore Russo è diverso da qualsiasi altro assessore, la diversità è più importante dell’uguaglianza, la diversità fa la storia, e l’uguaglianza la patisce. La diversità di questo ospedale va difesa.
Credo che sia opportuno chiedere all’assessore Russo che l’ospedale di Salemi non sia chiuso o limitato, ma che possano essere mantenuti e potenziati i reparti essenziali. Innanzitutto il pronto soccorso, certamente indispensabile, ora che la città cresce e già accoglie numerosi investitori che arrivano qui con la garanzia di essere in un luogo dove ogni sicurezza è tutelata. Il reparto di Medicina; il polo ortopedico, che è sempre stato riferimento per la Sicilia Occidentale, circostanza questa che può essere esperita dai periti dell’assessore Russo; il reparto di otorinolaringoiatria, conosciuto per gli interventi di alta chirurgia e fiore all’occhiello della sanità siciliana; urologia; riabilitazione cardiologica; riabilitazione neurologica.
La chiusura delle tre sale operatorie - aggiunge Sgarbi - che sono all’avanguardia per funzionalità e attrezzature, è certamente una cosa che preoccupa, e su questo occorre che la decisione dell’assessore, in nome della diversità che io ho indicato, sia valutata con molta attenzione.
La difesa dell’ospedale di Salemi - conclude Sgarbi - è anche la difesa di un modello. Salemi è diventata già laboratorio di una crescita che nessuna città di Sicilia ha avuto in quest’ultimo anno. Nessuna città à stata osservata come Salemi perché nessuno ha avuto lo spunto o l’energia di proporre i progetti, le visioni e anche le identità di un luogo guardato con ammirazione, evitando per la prima volta di schiacciare la Sicilia sotto l’onta della mafia, che ha portato un uomo di grande impegno internazionale come Oliviero Toscani da essere qui»
l’Ufficio per la Comunicazione
(Nino Ippolito)ù