PROGETTO PER FERRARA - PARLA IL CANDIDATO SINDACO
VALENTINO TAVOLAZZI
Progetto per Ferrara è veramente l’unica cosa nuova e originale di questa campagna elettorale.
Abbiamo rivolto al leader di PpF alcune domande, ecco le risposte:
1. Partiamo dalla bagarre: 11 candidati a sindaco, cosa ne pensi?
Sono davvero tanti. Spero che i cittadini sappiano distinguere tra chi fa la gara per vincere allo scopo di realizzare il proprio programma di governo, e chi invece si accontenta di un gruzzolo di voti per scambiarlo con qualche poltrona al mercato del ballottaggio. Da cittadino mi piacerebbe che i ferraresi premiassero i candidati non politici, con una visione della città che guarda alle future generazioni.
2. Hai visto i programmi sin qui usciti degli altri candidati, perché dici che siete stati “copiati”?
Ambiente, Cultura, Sociale, sono stati letteralmente saccheggiati. La cosa ci gratifica, poiché siamo più interessati alla realizzazione dei nostri obbiettivi, che alla prospettiva di dover essere noi a farlo. Ci sono tuttavia temi blindati nel nostro programma, che nessuno potrà mai copiarci. Ad esempio spegnere l’inceneritore, obbiettivo per il quale molti di noi hanno lottato per anni, organizzato l’unico referendum autogestito e presentato un ricorso al TAR. Oppure bloccare la speculazione edilizia del Sant’Anna, per mantenere in città le prestazioni sanitarie fondamentali.
3. Prendiamo Tagliani: in che cosa è differente il vostro programma rispetto a quello del candidato Pd?
Innanzi tutto Tagliani vuole ultimare la svendita di Agea, da lui gestita nel 2004, cedendo ad Hera anche la rete del gas, patrimonio che i ferraresi hanno accumulato in più generazioni. Siamo nettamente contrari ad una scelta che impedirebbe al Comune di governare, tra l’altro, la concessione dell’utilizzo delle reti a fornitori di gas diversi da Hera, aggiungendo monopolio a monopolio. Tagliani poi non ha alcuna intenzione di spegnere l’inceneritore. Nel suo programma affronta il complesso tema dei rifiuti facendo leva esclusivamente sulla loro (auspicabile) riduzione a monte. Peccato che le competenze del Comune al riguardo siano piuttosto modeste. Al contrario l’ente può fare molto per la gestione dei rifiuti, per esempio passare subito al porta a porta in tutta la città.
4. E rispetto a Dragotto?
Spero che Dragotto produca prima o poi un programma! Se può servire, il nostro è liberamente accessibile nel sito www.progettoperferrara.org.
5. Tu sei stato city manager e hai lavorato poco più di due anni dentro la macchina comunale: se diventi sindaco cosa cambieresti immediatamente?
Il Comune è simile ad una grande azienda, non solo per il numero di dipendenti (1350 con oltre 40 dirigenti) o per la complessità dell’organizzazione, delle funzioni e delle prestazioni erogate.
E’ tale anche per la dimensione del bilancio corrente e degli investimenti (in tutto centinaia di milioni di euro). Occorre semplificare l’organizzazione e le procedure, riaffermare il principio della professionalità e della responsabilità dei risultati di ciascuno. Rivalutare il cittadino nel ruolo di utente e di socio finanziatore del Comune, in una locuzione di “datore di lavoro”. Poi occorre aprirsi al mercato delle forniture e delle prestazioni, spezzare le clientele, tagliare gli sprechi. Premiare competenza e responsabilità dei dipendenti. Affidare il giudizio sulla qualità delle prestazioni erogate ai cittadini e correggere ciò che non funziona. Grazie all’esperienza precedente ed a quella manageriale lunga oltre 25 anni, posso affermare che in Comune mi sentirai a casa. Di certo da sindaco non avrei bisogno di un city manager e ciò garantirebbe un immediato risparmio.
6. Un giudizio sintetico sulla vicenda di via del Salice e una tua previsione di come finirà
Un caso inspiegabile. Capire come si sia potuto pianificare la costruzione di case sui rifiuti non è facile. Purtroppo pare che non si tratti di uno scandalo isolato: alludo a via del Lavoro.
Non vorrei a questo punto che incapacità o superficialità fossero insufficienti a spiegare quanto è successo. Sarà la magistratura a dirlo. In ogni caso occorre rimuovere immediatamente quei rifiuti e risanare il suolo e la falda. Per i residenti la situazione è tutt’altro che sicura.
7. Perché demonizzi Hera? Non è in fondo un’azienda al servizio dei cittadini?
Dovrebbe esserlo! In realtà essa condiziona le scelte strategiche collettive, soprattutto per l’eccessiva debolezza del ceto politico. Opera in un mercato monopolistico, condiziona tariffe e modalità di organizzazione dei servizi. Ha come missione strategica produrre utili, in quanto quotata in borsa e posseduta per il 44% da privati, che ogni anno battono cassa esigendo dividendi.
I cittadini, che rappresentano il 56% del capitale e che sono i clienti dell’azienda, non contano nulla. Non demonizzo nessuno, ma a tutto c’è un limite! Questa casta e questo palazzo non ci tutelano abbastanza. Non dimentichiamo che Hera è anche il poltronificio per politici trombati.
8. A proposito dell’inceneritore, proponi di spegnerlo. Perché? Quali sono le alternative?
Sono raccolta differenziata porta a porta, riciclo e riuso dei materiali, riduzione dei rifiuti, trattamento bio meccanico dell’indifferenziato. La TIA calerebbe e diverrebbe puntuale (pago in base a quanto conferisco), le emissioni nocive alla salute cesserebbero, si creerebbero nuove attività e nuovi posti di lavoro. Il piano provinciale rifiuti va capovolto, quello in vigore è cucito sulle aspettative economiche di Hera. Occorre mettere al centro la salute dei cittadini e la nuova economia sostenibile. Per farlo occorre tagliare i ponti con il passato e cambiare la classe politica attuale.
9. Ospedali Sant’Anna e Cona: spiegaci perché per PpF non sono alternativi ma complementari
Noi, come tutti i ferraresi, desideriamo che Cona sia operativo quanto prima, a livelli di eccellenza. Tuttavia riteniamo che in città debbano essere garantite le prestazioni per emergenza, diagnostica, day hospital, terapie intensive senza degenza, chirurgia ambulatoriale. Chi vuole costruire dentro al Sant’Anna villette, uffici e negozi, non pensa ai bisogni degli anziani e degli altri ferraresi. Il grande ospedale ad attrazione regionale (Cona), può convivere con il Sant’Anna dedicato alle funzioni sopra elencate. Bisogna solo volerlo e noi lo vogliamo.
10. L’ultima domanda, secca e sgradevole: perché la gente dovrebbe fidarsi di Tavolazzi e votarlo?
La mia storia potrà piacere o no, ma è caratterizzata da onestà, impegno, coerenza e competenza.
Il mio curriculum ed altre informazioni personali sono consultabili nel sito www.progettoperferrara.org. Non ho bisogno di una poltrona di sindaco, la mia professione mi garantisce soddisfazioni ed un buon reddito. Ho deciso di candidarmi per contribuire a portare la città fuori dalla crisi in cui l’hanno condotta i partiti ed i politici senza mestiere, che l’hanno governata per decenni. Il disastro è davanti agli occhi di tutti. Non potevo chiudere gli occhi o emigrare. Ho scelto di pensare ai miei figli ed alle future generazioni di ferraresi.
Athos Tromboni
http://www.beppegrillo.it/2005/01/ferrara.html
http://www.youtube.com/watch?v=WeUIthJcEqY FILMATO PPF