FERRARA FUTURISTA MARIO HYERACE

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Scrittore e giornalista, Mario Hyerace fu attivo tra gli anni Dieci e i primi anni Venti a Ferrara, Ravenna, Siracusa e Salerno. Nato a Salerno il 4 gennaio 1903 si trasferisce all’età di dieci anni a Ferrara. Del 1919 è il suo primo contatto con il futurismo, quando fonda a Ferrara il settimanale “La Voce Studentesca”. Alla fine dell’anno si trasferisce a Ravenna e subentra a Luigi Andreotti nella direzione della rivista “Movimento. Rivista d’arte della Romagna”, palestra di velleità avanguardiste ma con echi carducciani e pascoliani.

Col numero del novembre 1920 (anno II numero 1, terzo e ultimo numero), la rivista cambia titolo e diventa “Movimento. Rassegna dei giovani”: Hyerace vi lancia un appello ai giovani, dal titolo Per intenderci, in cui chiama a raccolta «per lo svecchiamento, per l’antitradizionalismo, l’anticonservatorismo e contro tutte le forme di sentimentalismo, di professorume, di mediocrità e di parassitismo intellettuale». Hyerace vi firma un lungo ritratto di Marinetti. Tra il 1920 e il 1921 si rafforza l’amicizia con Mario Carli, come testimonia un epistolario intercorso in quegli anni: vi emerge il ruolo svolto da Hyerace nel giornale “La testa di ferro”, quale corrispondente da Ravenna. Il 10 aprile 1921 firma a Ravenna, con Vittoria Cervantes, Tito Testoni e Renzo Valli, il volantino-manifesto futurista Ai giovani VIVI di Romagna!, lanciato in duemila copie nel Teatro Alighieri durante una conferenza.

Sempre nel 1921 Hyerace pubblica presso l’editrice La Romagna di Ravenna Girandole: poesie e prose scritte tra il 1919 e il 1921, di generico modernismo più che di coerente materia futurista. La mia pazzia viene declamata il 20 novembre 1921 da Marinetti all’inaugurazione della Mostra d’arte futurista e d’avanguardia organizzata a Ravenna da Hyerace per il novembre-dicembre 1921. Il comitato d’onore è presieduto da Marinetti: vi collaborano Alfredo Pitteri e Gualtiero Medri, mentre Gino Galli premette al catalogo il testo Pittura futurista. Folta la presenza di espositori, tra cui Francesco e Pasqualino Cangiullo, Depero, Gerardo Dottori, Gino Galli, Virgilio Marchi, Ivo Pannaggi. Con la pubblicazione del suo libro Hyerace conquista posizioni all’interno del movimento futurista: nel marzo-aprile 1922 è presente alla Esposizione futurista internazionale di Torino, con Tato, Balla, Dottori, Pannaggi e Marchi, occasione in cui Marinetti declama ancora poesie tratte da Girandole. Nel 1922 il padre è nominato Questore di Pubblica Sicurezza a Salerno e trasferito in quella città. Si chiude così la presenza di Hyerace in Romagna. È scomparso il 30 giugno 1982.
 

MAURIZIO GANZAROLI

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