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FUTURISMO URAGANO di Pierluigi Casalino

FUTURISMO 2.jpgL’URAGANO FUTURISTA

Fu un autentico uragano, che travolse ogni settore della società dell’epoca. Tutto passò al filtro della ventata futurista, avviata con la pubblicazione, nel 1909, su “Il Figaro” di Parigi del Manifesto di Marinetti. Si trattava di un documento poliedrico e trasgressivo, che inneggiava a un nuovo modo di vivere e di creare, di vedere il mondo e di cambiarlo. I primi programmi futuristi videro la luce nell’abitazione del fondatore, in via Senato, 2, a Milano. L’evento finì per lasciare un segno profondo tra le correnti artistiche e di pensiero dei primi decenni del Novecento e rappresentò certamente uno dei fenomeni culturali più importanti del XX secolo. Da un’atmosfera di idee ancora confuse e caotiche si sprigionò una fiammata, che ancora oggi resiste alle mode, “Il Futurismo”. Si trattava della rappresentazione e dell’imitazione delle movenze e dello spirito della corsa sfrenata della macchina, attraverso parole, voci e manifestazioni taglienti come lame. Un travolgente, audace e distruttivo avanzare, nel nome della libertà, verso le terre sconosciute e affascinanti della modernità. Gli esponenti del futurismo interpretavano, con smisurata passione, nelle espressioni del loro linguaggio, la civiltà delle macchine, promuovendone l’esplosione dirompente. La rivoluzione futurista tagliava il cordone ombelicale del vecchio mondo, nella prospettiva struggente e determinata di cambiarlo. Al romanticismo sentimentale del chiaro di luna, “passatista” e assonnato, gli eccitati vati futuristi preferivano la luce elettrica e il moto forsennato dei suoni e delle immagini della società del tempo. Un mix faustiano e fanatico di idolatria del progresso in cui tuffarsi senza indugio. Il 2009 sarà cadenzato da una lunga serie di appuntamenti dedicati al movimento futurista. In Italia e all’estero fioriranno numerose le iniziative, volte a ricordare, approfondire e rivisitarne il lascito. Il filo conduttore dell’avanguardia verrà individuato nelle esperienze di artisti francesi, tedeschi, russi, recuperando il senso comune delle loro opere. Fotografie, cataloghi d’epoca, riviste e scritti, esempi significativi di “parolibere”, sperimentazioni letterarie, dipinti disegni, creazioni di nature scomposte e inquietanti, nel segno della rottura con l’antico. Da Parigi a Londra, da Milano a Roma, a Rovereto grande risalto sarà dato al rapporto tra velocità e dinamismo, nella ricerca di uno scenario di ampio respiro. Concetti che si diffusero in ambito internazionale, trasformando il lessico dell’arte in una concezione moderna dell’umanità e della scienza.

Casalino Pierluigi, 25.03.2009.

 http://www.riviera24.it/articoli/2008/10/21/48994/il-tempo-e-la-memoria-edito-da-ennepilibri-di-pierluigi-casalino

http://www.youtube.com/watch?v=QlGfOqx_d3Y Filmato Marinetti live

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