CITTA' DI SALEMI LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA

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Provincia di Trapani

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20 3 2009

Oggi a Salemi si è riunito il Comitato

per l’ordine e la sicurezza pubblica

Sgarbi: «Grave azione criminogena

e di allarme sociale di un’antimafia

che crede in uno stereotipo della mafia»

«La suggestione letteraria della mafia e dei Salvo – dichiara Sgarbi - è una diffamazione grave che attribuisce alla città una condizione di fatto inesistente, con concorde dichiarazione del Colonnello dei Carabinieri, del Maggiore della Guardia di Finanza, del Questore e del Prefetto»



SALEMI – Stamane alle 10,00 a Salemi, nei locali di Casa Agueci nel Centro Storico si è riunito il Comitato dell’ordine e della sicurezza pubblica alla Presenza de Prefetto di Trapani Stefano Trotta, del Questore Giuseppe Gualtieri, del sindaco Vittorio Sgarbi, del Comandante provinciale dei carabinieri Giovanni Pietro Barbano, del Maggiore della Guardia di Finanza Giuseppe Serra e del Comandante della locale stazione dei Carabinieri Giovanni Teri.


A fine riunione il sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi ha dichiarato:


«Ogni allarmismo è stato contenuto. Il Comitato ha dimostrato grande sensibilità per il progetto culturale di Salemi che richiede comunque una misurata e non invasiva vigilanza.


Io ho chiesto che ci sia più attenzione rispetto al problema delle case abbandonate nel centro storico e che vengono occupate da immigrati, soprattutto perché nella maggior parte si tratta di immobili che non hanno l’agibilità.


Una cosa importante – condivisa da tutti – è che esiste una grave azione criminogena e di allarme sociale da parte di un’antimafia che crede in uno stereotipo della mafia. Mafia che a Salemi - è acclarato - non esiste più.


Come ho detto nel corso della riunione, se un mafioso è in sonno, non è un mafioso che dobbiamo temere. Chi identifica - con uno stereotipo - Salemi come luogo di mafia, fa un’azione molto grave di provocazione e di allarme sociale rispetto ad una realtà che è molto diversa. La mafia c’è nella dimensione in cui io l’ho indicata, e cioè nelle pale eoliche, che solo io ho denunciato. Le pale eoliche sono oggi l’unico luogo in cui la mafia ha ragione a trovare un affare, e su questo i professionisti dell’antimafia non hanno detto e continuano a non a non dire nulla.


La suggestione letteraria della mafia e dei Salvo è una diffamazione grave che attribuisce alla città una condizione di fatto inesistente, con concorde dichiarazione del Colonnello dei Carabinieri, del Maggiore della Guardia di Finanza, del Questore e del Prefetto, i quali confermato in pieno la totale assenza di ogni elemento che possa essere riconducibile alla mafia tradizionale. Io ho indicato la presenza mafiosa in una dimensione che non ha nulla a che fare con Salemi.


Ogni qual volta uno dice o scrive di Salemi come “la città di Sgarbi, Salvo e Giammarinaro” cerca di riportare indietro una realtà che è invece in espansione, la cui condizione di vitalità e di oggettiva rinascita va guardata semmai con attenzione perché è il simbolo – da tutti riconosciuto, in Italia come all’estero – di una Sicilia diversa e nuova, di una città che non può dunque essere relegata in un angolo»


CITTA’ DI SALEMI - Ufficio per la Comunicazione

Nino Ippolito:


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