FERRAROPOLI IL MISTERO DI VIA DEL SALICE

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DA ESTENSE COM FERRARA QUOTIDIANO ON LINE

''Via del Salice, quei rifiuti van rimossi''

Le conclusioni della commissione regionale sulla vicenda del Salice sono una sonora bocciatura delle rassicurazioni di Gaetano Sateriale, che pochi giorni fa, da sedicente offeso, aveva abbandonato il tavolo delle Istituzioni. La Regione ha preso atto con onestà della situazione ambientale dell’intero quadrante est, fortemente compromessa da vecchie discariche di rifiuti urbani e non, dell’inquinamento del terreno e delle falde, diffuso sia verticalmente che orizzontalmente, e dei rischi per la salute dei residenti.

La lente protettiva di argilla si è rivelata l’ennesima irresponsabile bufala!

Quei rifiuti ora vanno rimossi per procedere alla bonifica dell’intera area, nell’interesse sanitario della popolazione e per impedire in via definitiva la svalutazione degli immobili dei residenti. Vanno inoltre avviate le procedure di risarcimento degli stessi a spese del Comune. Intanto con ordinanza del sindaco vanno disposte le immediate analisi dell’acqua di tutti i pozzi privati dell’area e la loro eventuale chiusura. Infine l’azienda sanitaria rilevi con urgenza la diffusione tra i residenti delle patologie riconducibili agli inquinanti riscontrati, per valutarne l’eventuale gravità.

Ci si domanda come sia stato possibile approvare a metà degli anni ’90 un piano particolareggiato che prevedeva insediamenti abitativi nei pressi di discariche ben conosciute dal Comune (sono citate nelle indagini geotecniche di allora), e come si siano potute costruire case letteralmente sopra i rifiuti.

Ci si chiede perché il Comune sia stato colpevolmente inerte dal 2003 ad oggi, non intervenendo per la salvaguardia della popolazione, nonostante costose indagini (oltre 200 mila euro spesi negli ultimi 6 anni), condotte da tecnici del Comune e da professionisti esterni, avessero individuato le fonti dell’inquinamento, la sua propagazione ed i possibili rischi sanitari.

Ci si domanda come possa essere accaduto che mentre settori del Comune indagavano sull’inquinamento dell’area, altri approvavano e costruivano l’asilo, senza comunicare con i primi (e questa è l’ipotesi più benevola).

Infine è incredibile che le proprietà delle aree utilizzate come discariche siano passate nel corso degli anni, o stiano per esserlo, da privati (Cassa di Risparmio di Ferrara, Cogef, Parco) al Comune, con enorme danno per la collettività. La Corte dei Conti faccia chiarezza al riguardo.

Duole dirlo, ma la situazione del quadrante est è un vergogna per Ferrara.

 


Valentino Tavolazzi, Progetto per Ferrara

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