Certo la Russia (ma anche la Cina a suo modo) ha guardato a Pyongyang come ad un alleato scomodo, ma anche funzionale. Ora però, il gioco sta finendo e il rischio diventa reale soprattutto per la dimensione di imprevedibile follia che la crisi e il suo protagonista Kim sta assumendo in un atmosfera che diventa sempre più surreale e diabolica. Putin stesso se ne rende conto e appare più preoccupato del solito nel prevedere lo scoppio di un conflitto di vasta portata e dalle imprevedibili, catastrofiche conseguenze. Il tempo è contato e la clessidra della Storia volge al peggio. L'assenza di ragionevolezza e gli strani intrecci del destino comportano il manifestarsi di oscuri presagi. Una guerra, da tempo nelle previsioni di molti osservatori che poteva essere suscitata a causa di una piccola nazione. Una mina vagante ben più pericolosa del terrorismo dietro cui si celano spesso attori non facilmente identificabili nelle consuete interpretazioni dei media. Ora la penisola coreana può diventare davvero la tomba del mondo.