RELIGIONI E DIVERSITA' RELIGIOSA

Le religioni rappresentano uno dei temi più vivi del dibattito di tutti i tempi ed oggi stanno assumendo un ruolo centrale in un mondo globalizzato e pluralistico, soprattutto in relazione alle questioni della convivenza sociale e dell'organizzazione politica e civile. Da soggetti marginalizzati dalla secolarizzazione, sono ritornati protagonisti dalla seconda metà del XX secolo, occupando uno spazio pubblico rilevante e suscettibile di nuove e molteplici domande. Ai giorni nostri l'onda lunga globale ha anche finito per "meticciare" tutte le culture, imponendo non solo una pluralità di fedi, ma rilanciando anche la stessa diversità tradizionale dei dati religiosi. Differenti credenze, ciascuna portatrice di proprie storie e identità, modellano ormai le relazioni dell'Occidente in un  contesto di società apertamente post-secolare. E ciò nondimeno il "sacro" non può essere cancellato dal mondo umano, in quanto si tratta di dimensione ancestrale, remora, originaria: i primitivi seppellivano e morti e disegnavano: ergo l'aldilà non era certo un aspetto relativo e già agli inizi dell'umanità si riscontrava. l'emancipazione, la razionalità, la scienza e il senso critico basato sulla ragione non hanno eliminato il senso del sacro dal cuore e dalla mente umane. Il dibattito attuale a dire il vero si concentra sulla legittimità delle verità che le religioni professano e, di recente, anche sul grado di fanatismo che incide negativamente sulla convivenza civile. A questo punto entra in gioco il ruolo dello Stato nel trattare le religioni, un ruolo che deve conservare certo le singole specificità, senza lasciarsi irretire in un pericoloso relativismo religioso che può causare danni non minori del radicalismo. E a tale riguardo ritorna sempre valida la grande lezione della tolleranza, patrimonio ineliminabile dal patrimonio delle moderne democrazie.
Casalino Pierluigi