Sempre più i ferraresi percepiscono ( e verosimilmente) l'arte e la cultura a Ferrara non solo eccellenze oggettive di una Città dell'Unesco ma anche panem et circenses per il regime diversamente DEM ovvero PD local. Praticamente tutta silente e diversamente collusa con il PD o la fu sinistra l'unica Intellighenzia a senso unico e a una dimensione bene nota. Ieri ad esempio una sorta di Mini miniculpop su tutta la stampa local: in pompa magna pagine intere cartacee e troppi byte anche on line sul nuovo libro del ministro ferrarese Dario Franceschini e la sua presentazione in città (l'annuncio, neppure un resoconto...) potenziato dalla nota Daria Bignardi e anche pare lo scrittore europeista doc Diego Marani. E cstampa spacciati anche per articoli evidenziano più che mai il sempre improbabile ministro ferrarese come scrittore, a parte il palese conflitto d'interessi, legalissimo ma chiaramente tacito, visto il ruolo istituzionale di tale propaganda. Nello specifico il libro si chiama Disadorna, prodotto dalla Sgarbi con la sua "Nave di Teseo": progetto editoriale come noto dedicato a Umberto Eco in certo senso, non si capisce in questo caso l'opzione Franceschini, che c'entra con Eco e la sua visione semiotica culturale certamente di alta stoffa, tranne il solito ideologismo, progetto editoriale ufficialmente diretto a una ammirevole anche se velleitaria e radical chic alternativa contro certo andazzo editoriale italiano e magari veteroberlusconiano? In questo caso anche la Sgarbi è scivolata ... anche perché come si legge supporre il Franceschini come esponente di un contemporaneo Realismo Magico padano è come spacciare l'anguilla di Comacchio per una pornostar! Trattasi comunque di racconti, ambientati anche nel ferrarese e il Delta del Po, trame forzate questo si trendy come certa casata letteraria prevalente oggi in Italia, al massimo diversamente manualistica letteraria, molto pomposa, mistificante, distante anni luce dal vero Realismo Magico o da certo vero Fantastico, autolink ma spesso come lucciole per lanterne, come nel caso certamente di Franceschini. Racconti senza nè hardware, nè software, nè ciberspazio dell'anima, o della bellezza verità, per dirla con Keats o con gli stessi Bruce Sterling o Stephen King, visto che comunque si parla per Franceschini di Fantasy o Contemporaneo, lasciano perdere il preteso Padano, dove dopo Guareschi o si è dei geniacci o meglio scrivere d'altro. Non ultimo neppure Machiavelli oggi sarebbe credibile come Politico-Scrittore. Insomma uno spot la presentazione e anche il libro, idem le sue spalle Bignardi e Marani, nomi noti come Franceschini, come note sono le filosofie ideologiche di tutti e tre. Naturalmente , Franceschini, braccio "armato" come ulteriormente noto della new fiction, vero realismo magico cattocomunista, del PD sul migrantismo, svela in controluce la sua fama querelle recentissima in città: ecco la diversamente semiologia del nostro: i 12 soldatini di latta che ha promesso a Ferrara quasi una anteprima del suo libro-presentazione, lifting necessario dopo gli ancora recenti fischi alla Spal...... Riassumendo: Franceschini scrittore? Un minore, ci può anche stare visti i tempi, ma appunto nulla di più....
(E poca importa l'annunciata sinergia editoriale francese translate dallo stesso Franceschini, banale politicamente corretto diversamente Kultur: si sa anche la Gallimard ... un ministro italiano e della cultura è sempre un buon Channel).
Info
http://www.estense.com/?p=635424
http://www.ilfoglio.it/cultura/2017/09/21/news/al-franceschini-ministro-e-scrittore-consigliamo-la-separazione-delle-carriere-153446/?refresh_ce
(E poca importa l'annunciata sinergia editoriale francese translate dallo stesso Franceschini, banale politicamente corretto diversamente Kultur: si sa anche la Gallimard ... un ministro italiano e della cultura è sempre un buon Channel).
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Il ministro Dario Franceschini insieme alla giornalista Daria Bignardi presenta il suo ultimo libro pubblicato dalla casa editrice di Elisabetta Sgarbi. Tre personalità ferraresi di spicco legate dal romanzo
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