Davanti agli autori e ai libri classici si tiene in genere un duplice ed opposto atteggiamento. Uno scolastico che cerca di attualizzare il messaggio di quell'autore o di quell'opera, l'altro più filologico che cerca, attraverso un'analisi critica, di interpretarne il senso, tramite la rilettura dei testi nel loro contesto originario e dunque illuminandoli con gli strumenti dell'erudizione. Interpretare, tuttavia, significa avvicinarsi più all'uno o a l'altro atteggiamento, o meglio individuare un quid medium o punto intermedio dal quale spiegare le cose secondo un'accettabile e condivisa verità di lettura, senza spegnere l'interesse del lettore non specialista. La Commedia di Dante è naturalmente il banco di prova più tradizionale di una simile ricerca di equilibrio. Dante interpreta è vero i sentimenti del suo tempo e, come dice, Singleton, l'indifferenza alla salvezza è caratteristica di noi moderni, che ci impedisce un'adeguata e corretta interpretazione del capolavoro dantesco, fino a minimizzare i contenuti cristiani della Commedia. In altri termini, come la Bibbia o il Corano dicono qualcosa per i credenti del Cristianesimo o dell'Islam, non saremmo più in grado di cogliere il significato profetico di un testo come quello del Sommo Poeta. D'altra parte la Divina Commedia è opera così ricca da lasciare spazio a citazioni, riflessioni o suggestioni da applicare alla vita presente. Guardare al passato, quindi, per illuminare l'oggi. Ma anche in questo caso si tratta di una piccola o mezza verità, in quanto, qualsiasi sia l'interpretazione, tenuto conto della diversità del mondo in cui viveva Dante, non si può certo dire che ci siano in "nuce", nell'opera dantesca, importanti problemi ancora irrisolti della democrazia, del capitalismo, dell'uguaglianza ed altro. Ma se è venuta meno la fede in una vita oltre la morte, circostanza tutt'altro che dimostrata da parte di chi è convinto che l'oltretomba sia un'invenzione (non solo) dantesca, Dante resta punto immortale di discussione civile e politica che non può non coinvolgere anche il non crdente. In questo sta l'attualità di Dante.
Casalino Pierluigi
Casalino Pierluigi