Ci fu un tempo in cui molte pratiche rituali, dai rythes de passage ai
riti funebri, erano destinate a guidare collettivamente le esperienze
di congedo, quelle in cui il conflitto tra ciò che sta morendo e ciò
che ancora non è emerso è più aspro ed evidente. Nelle culture moderni
questi attraversamenti, invece, si compiono soprattutto da soli: ma
nell'uno e nell'altro caso normalmente l'attaccamento al passato si
attenua a poco a poco, e la vita riprende, colmando i vuoti con nuovi
compiti e con nuove presenze. Così, mentre prima sembrava che il
domani non sarebbe mai venuto, poi quando il domani finalmente viene,
sembra impossibile aver sofferto e resistito così tanto.
Casalino Pierluigi, 25.11.2015
riti funebri, erano destinate a guidare collettivamente le esperienze
di congedo, quelle in cui il conflitto tra ciò che sta morendo e ciò
che ancora non è emerso è più aspro ed evidente. Nelle culture moderni
questi attraversamenti, invece, si compiono soprattutto da soli: ma
nell'uno e nell'altro caso normalmente l'attaccamento al passato si
attenua a poco a poco, e la vita riprende, colmando i vuoti con nuovi
compiti e con nuove presenze. Così, mentre prima sembrava che il
domani non sarebbe mai venuto, poi quando il domani finalmente viene,
sembra impossibile aver sofferto e resistito così tanto.
Casalino Pierluigi, 25.11.2015