Guerre umanitarie: Obama "Distruggere l'ISIS"

Nell'anniversario dell'attacco terroristico dell'11 settembre Barack Obama parla alla Nazione promettendo che l'America darà il via ad una campagna senza sosta contro la minaccia dell'Is: "L'America si metterà alla guida di una vasta coalizione internazionale <http://notizie.it.msn.com/topnews/obama-e-ora-di-distruggere-lisis> per respingere ed infine distruggere l'Isis, ovunqe si trovi".
Il presidente ha poi sottolineato come la strategia prevede attacchi aerei <http://notizie.it.msn.com/topnews/isis-obama-pronti-nuovi-raid-su-iraq-e-siria> contro gli obiettivi dei miliziani in Iraq. L'impegno principale degli Stati Uniti resta tuttavia quello di organizzare un'ampia coalizione di oltre quaranta nazioni, inclusi i 10 paesi con cui è stato raggiunto l'accordo al vertice Nato di Newport del 4 settembre, per sconfiggere le milizie jihadiste. Contrastanti tuttavia le reazioni dei Paesi che hanno preso parte alla coalizione dopo l'annuncio degli attacchi.
L'Italia non parteciperà. "Gli Usa hanno deciso di fare raid aerei, noi abbiamo scelto un'altra strada", ha spiegato il ministro della Difesa Roberta Pinotti, sottolineando che "l'idea di oggi è che dobbiamo sostenere e rafforzare gli attori locali che possono fermare l'Isis all'interno dei loro territori". L'italia continuerà con l'invio di armi ai curdi in accordo con le autorità irachene, fornendo aerei da rifornimento e capacità addestrative. Oltre questo l'italia non andrà, al contrario della Francia. "Parigi prenderà parte, se necessario, a un'azione militare aerea sull'Iraq contro lo Stato islamico, ha detto il ministro degli Esteri Laurent Fabius.
Angela Merkel, durante un intervento al Bundestag, ha dato il suo pieno appoggio alla lotta contro l'Is: "Deve essere decisa e senza incrinature da parte di tutti coloro che si oppongono alla repressione di quanti la pensano diversamente e alla barbara distruzione delle minoranze" ha detto la Cancelliera, ma il ministro degli esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, ha affermato invece che alla Germania non è stato chiesto di partecipare alla forza aerea di Obama, e che comunque non vi avrebbe partecipato. "Non ci è stato chiesto di farlo, e non lo faremo" ha affermato Steinmeier,
Non sembra vi sia una linea d'azione condivisa anche Gran Bretagna dove il premier britannico David Cameron contraddice il suo stesso ministro degli esteri Philip Hammond che aveva annunciato la decisione di astenersi da raid aerei in Iraq e Siria. Per Cameron infatti è meglio "non escludere nulla" riguardo una azione militare contro l'Isis. La Scozia invece, in caso di indipendenza, parteciperà solo ad azioni militari autorizzate dall'Onu secondo il diritto internazionale ha dichiarato il primo ministro scozzese, Alex Salmond.
Dieci Paesi arabi hanno intanto accettato di partecipare alla coalizione come si legge in una nota congiunta diffusa al termine di un incontro tenutosi a Gedda tra il segretario di stato americano, John Kerry, e i rappresentanti di Arabia Saudita e Bahrein, Emirati Arabi, Kuwait, Qatar, Oman, Egitto, Iraq, Giordania e Libano.
Infine per la Russia i raid Usa sono un'aggressione. "Gli attacchi aerei Usa contro gli estremisti dell'Isis senza il consenso di Damasco e in assenza di decisioni del consiglio di sicurezza dell'Onu sono una grossolana violazione del diritto internazionale" sostiene Aleksandr Lukasehvich, portavoce del ministero degli Esteri russohttp://notizie.it.msn.com/topnews/barack-obama-coalizione-senza-sosta-contro-lis