Transumanesimo: Aubrey de Grey.... e la scienza della giovinezza


by(ANSA) - MILANO, 8 AGOsto 2013 - Scoperta una proteina chiave nella lotta all'invecchiamento: si tratta di uno 'spazzino' molecolare - capace di accendere e spegnere altri geni - che regola il processo di smaltimento dei rifiuti nelle cellule rendendole più longeve.

Lo hanno individuato i ricercatori californiani del Sanford-Burnham Medical Research Institute di La Jolla, che su Nature Communications spiegano come la scoperta possa aprire la strada a nuove terapie anti-aging per contrastare molti disturbi legati all'età.

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/scienza/2013/08/08/-Spazzino-molecole-contro-invecchiamento_9133478.html

BY ESTROPICO
Porre fine all'invecchiamento. Ending Aging, di Aubrey de Grey e Michael Rae

Tecnoscienza - Longevismo

Estropico presenta la traduzione di due capitoli di Ending Aging. Il libro illustra il progetto SENS (Strategies for Engineered Negligible Senescence - strategie per l'ingegnerizzazione di livelli trascurabili di senescenza), un piano particolareggiato per curare l'invecchiamento umano. SENS è un progetto ingegneristico, nello stesso senso in cui la medicina può essere considerata una branca dell'ingegneria. Il punto di partenza di SENS è il riconoscimento che l'invecchiamento è una condizione medica caratterizzata da un insieme di mutamenti progressivi a livello molecolare - gli effetti collaterali dei processi metabolici essenziali. Questi cambiamenti portano ad un accumularsi di lesioni che, raggiunto un certo livello, provocano disturbi. La strategia ingegneristica non interviene sul metabolismo di per sé, ma ripara ed ovvia il deterioramento, posponendo quindi indefinitivamente il momento in cui esso raggiunge livelli patogeni, e postponendo l'invecchiamento a tempo indeterminato.

Il momento Eureka, il primo capitolo di Ending Aging

Erano le quattro di mattina, in California, ma il mio corpo continuava a farmi presente che a Cambridge era ancora mezzogiorno. Ero sfinito dal volo intercontinentale e da una giornata intera spesa discutendo con alcune delle più influenti personalità nel campo della biogerontologia, ad un evento per soli invitati - una "officina delle idee" sul tema di come combattere l'invecchiamento. Fra i presenti, il biologo evolutivo Michael Rose, gli esperti di restrizione calorica Richard Weindruch e George Roth, il nanotecnologo Robert Freitas e molti altri. Ma ora non riuscivo a dormire: colpa non solo del fuso orario sfasato, ma anche della frustrazione causata da quello che per me era l'esito negativo della giornata - l'assenza di  progresso verso una concreta, realistica roadmap anti-invecchiamento. Ogni volta che stavo per addormentarmi, una domanda sulla natura del metabolismo e dell'invecchiamento si infiltrava nel mio cervello e non mi dava tregua. Nel mio stato di insonnolita irritazione, mi sono alzato e ho cominciato ad andare avanti e indietro nella mia stanza, accarezzandomi la barba e rimuginando la questione. Il metabolismo "normale" è semplicemente troppo caotico, come dimostrato dal dibattito che si scatena fra biogerontologi quando si cerca di stabilire quali perturbazioni metaboliche siano le cause dell'invecchiamento e quali invece ne siano gli effetti (o cause secondarie) che potrebbero semplicemente scomparire, una volta rimosse le cause principali. Come intervenire positivamente su di un sistema talmente complesso e poco compreso? Sarebbe possibile evitare che un intervento sul metabolismo risulti, come il famoso battere d'ali di una farfalla, in un uragano da qualche altre parte?  Leggi tutto.

Verso un futuro senza età. Il 14mo capitolo di Ending Aging  

Il biogerontologo Aubrey de Grey ritiene che molti di coloro oggi viventi potranno raggiungere i mille anni di età ed evitare i problemi di salute legati all'invecchiamento. In questo estratto dal suo "Ending Aging" ci spiega come. "...una volta attraversata la soglia rappresentata da un certo tasso di progresso biomedico, potremo tenere a bada indefinitamente l'invecchiamento. Tale tasso di progresso non è plausibile per i topi di laboratorio, ma lo è per l'uomo. Se saremo in grado di rendere le terapie di ringiovanimento sufficientemente robuste da concederci il tempo necessario a renderle ancora più efficaci, otterremo il tempo necessario a renderle ancora più efficaci, il che a sua volta… e così via. Tutto ciò ci consentirà di sfuggire indefinitivamente al declino connesso all'età, indipendentemente dalla nostra età cronologica. Utilizzerò il termine "velocità di fuga della longevità" (VFL) per descrivere questo concetto." Leggi tutto.

http://www.estropico.org/index.php?option=com_content&view=article&id=152:porre-fine-allinvecchiamento-ending-aging-di-aubrey-de-grey-e-michael-rae&catid=37:longevismo&Itemid=76