Comunicazione: il sindaco 5Stelle M. Fabbri ridicolizza la Nuova Ferrara....


" Lettera aperta al Direttore Stefano Scansani del quotidiano

La Nuova Ferrara "

Egregio Direttore,

nei ritagli di tempo di queste mie intense giornate di lavoro ho letto con attenzione i suoi editoriali e i vari pezzi dei suoi adepti a me dedicati.

Tralasciando per un momento le considerazioni che mi accingerò a fare poco di seguito, tra i primi pensieri che mi sono passati per la testa, c'è un interrogativo da cui voglio partire e che intendo sintetizzare con questa citazione: "Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?".

Saulo - Paolo, lo rammentiamo a chi legge questa lettera, era uno dei più agguerriti avversari della religione cristiana che perseguitò i seguaci di Cristo in modo assiduo durante il viaggio intrapreso per Damasco con lo scopo di smascherare e imprigionare gli adepti della nuova fede.

Ho notato come i suoi editoriali siano ricchi di attacchi al Movimento 5 stelle e al suo fondatore, con un taglio sempre nazionale che ricorda l'ossessione divorante di Saulo-Paolo.

Mi permetta di ricordarle in proposito, senza alcuna vena polemica ma in tutta schiettezza e umiltà, che Lei scrive per un quotidiano di provincia e che il sottoscritto è stato eletto per governare ed occuparsi dei problemi di Comacchio, quindi entrambi dovremmo concentrarci prevalentemente sul territorio e non su quello che accade a Roma.

Le posso assicurare che non sono affetto da alcun disturbo psicotico o persecutorio tanto che diverse persone, tra cui anche alcuni lettori più assidui del gossip, mi hanno confermato di non aver mai visto un'attenzione mediatica così alta nei confronti del primo cittadino e anche alcuni miei colleghi Sindaci mi hanno fatto notare questa "folgorazione".

Portandole i ringraziamenti della nonna per la foto della locandina di domenica scorsa, mi preme però fare alcune precisazioni rispetto alla campagna di disinformazione in atto da ormai 15 mesi da parte dei media locali nei confronti di questa Amministrazione Comunale.

Volevo innanzitutto omaggiarla di questo scoop che potrebbe regalarmi una bella locandina, o forse due, fuori dalle edicole per il ferragosto (magari Scansani facciamo un paio di foto nuove!) e sicuramente mi costerà l'espulsione e l'epurazione da parte del duo Grillo-Casaleggio brrrrrrrrr-cri-cri-cri: "la politica si fa per le strade e non con i social network".

"Oh cribbio" come direbbe il leader del PD-PDL, ebbene si, il social network come da lei giustamente rilevato raggiungono solo una parte della popolazione. Tra le altre cose per risolvere i problemi della gente bisogna relazionarsi "vis à vis" e, non a caso, dall'inizio del mio mandato ho interloquito con circa un migliaio di persone nel mio ufficio, senza contare quelle che incontro per strada, quelle che vengono ricevute dagli assessori e dai consiglieri, quelle che sono andato a trovare personalmente a domicilio, quelle che mi vengono a suonare il campanello alla sera quando torno a casa, quelle che incontro per strada al mattino mentre raggiungo il municipio, quelle che incontro al campo di calcetto, al bar, al cinema e in ultimo in ordine cronologico quelle che incontro all'ospedale al Delta come avvenuto ieri mattina mentre mi recavo per una visita non istituzionale. Anche la campagna elettorale si è caratterizzata per incontri aperti alla cittadinanza e "battendo il marciapiede", di tutto questo stranamente neanche un cenno sul suo quotidiano.

Ancora una volta oggi, caro direttore, con l'ausilio speciale di tale collega Sig. Ruggero Po (che non mi risulta abbia mai richiesto di incontrarmi e quindi non vedo come possa "confermare l'impossibilità di parlare col Sindaco"!), insiste nel voler convincere i suoi lettori che i componenti della Giunta Comunale di Comacchio non intendono conferire né con i giornalisti né tantomeno con i cittadini residenti e non dei nostri Lidi. Ieri addirittura nella seconda puntata del "quizzone" va oltre ergendosi paladino della giustizia per aver fatto ottenere, a suo detta, ad un gruppo di turisti di Nazioni un appuntamento. Peccato che fosse già programmato dalla mia segreteria e la sua espressione "dopo che sono da tempo in attesa di un incontro con il Sindaco" è del tutto fuorviante, visto che il tempo di attesa corrisponde a pochi giorni dalla trasmissione della mail da parte del gruppo di turisti.

Simpatica e mi auguro replicabile ad altri colleghi l'iniziativa "chiedetelo al sindaco", anche se mi conceda di definirla non molto originale. Tutti gli amministratori pubblici, compreso il sottoscritto che a differenza di altri vede decuplicare la popolazione nei mesi estivi, devono rispondere quotidianamente e personalmente ai quesiti dei cittadini residenti e non, che arrivano anche all'indirizzo e-mail e sul profilo facebook istituzionale.

I temi sono molto interessanti nonostante ci siano problematiche "storiche", di non facile risoluzione, e su cui molte delle risposte le può trovare anche all'interno dei documenti programmatici di questa Amministrazione.

Volevo tranquillizzarla rassicurandole che non appena avrà raccolto tutte le domande sarà mia cura dare tutte le risposte ai quesiti dei cittadini per quanto di mia competenza. Non essendo mia abitudine acquistare i quotidiani locali poiché ritengo che dei colossi come il gruppo Espresso di cui lei presumo sia dipendente non abbiano bisogno del mio contributo economico, Le chiedo però la cortesia di raccoglierle ed inviarmele dopo l'ultima puntata del quizzone (data non nota come nelle migliori soap opera, nello stile del longevo "Beautiful"). Ci sono infatti diverse domande a cui dovrà essere data un'unica risposta organica.

Venendo alle accuse, non nascondo il fatto di non riuscire a rispondere a tutte le decine di telefonate che i giornalisti mi fanno durante la mia giornata tipo, ma come potrà immaginare un Amministratore che voglia svolgere seriamente il proprio mestiere si deve dedicare ad altro e per la comunicazione si avvale degli uffici comunali preposti.

Tra le altre cose più di una volta è accaduto che alcune interviste telefoniche fossero completamente travisate, per ciò preferisco il contatto diretto con le persone, compresi i giornalisti, preferibilmente registrandone con questi ultimi i contenuti delle conversazioni onde evitare quanto si è già verificato in passato. Proprio ieri mi ha contattato il direttore di Estense.com Marco Zavagli al quale non ho avuto alcun problema a rilasciare un'intervista telefonica, e l'ho fatto senza alcun indugio dato che, ad oggi (per dovere di cronaca e per non fare di tutt'erba un fascio), il Dr. Zavagli ha sempre riportato correttamente e integralmente le mie dichiarazioni.

Convergerà che non si può definire giornalismo quello esercitato al telefono o navigando dalle redazioni. Fare il giornalista deve essere una scelta di vita e non un impiego e deve essere praticato da persone con menti analitiche, prive di preconcetti e pregiudizi sempre presenti sul territorio.

Lei caro direttore è qui a Ferrara dal 16 marzo 2013 e, viste le tante critiche che mi sono state mosse in questi giorni, per "par condicio" mi deve permettere di farle alcuni rilievi rispetto al suo operato.

Non è giornalismo, ma "opportunismo giornalistico", a mio modesto avviso, il modo con cui sono stati trattati alcune delicate tematiche, dove per opportunismo giornalistico intendo la priorità al vendere copie rispetto al diritto/dovere di una corretta informazione.

Lei già da qualche mese sta disegnando con la sua penna Comacchio come una località del terzo mondo sbeffeggiando non soltanto la sua Amministrazione ma anche i suoi cittadini ed operatori e questo non mi pare corretto, anche perché prima di sparare sentenze, in particolare ad un "Vilan" come lei (che non è un'offesa ma un espressione comacchiese per individuare coloro che vivono fuori dal capolugo comacchiese, l'equivalente di "forestiero") Le si chiede di conoscere il territorio e se lo vorrà io sono a disposizione.

Per cambiare tema non ho apprezzato il modo con cui la sua redazione ha trattato e strumentalizzato per giorni le parole del nostro Vescovo Mons. Luigi Negri montando una polemica del tutto sterile, né tanto meno la libertà che si è preso nei giorni scorsi nell'attribuire il nomignolo "Marcellina" al nostro Presidente della Provincia che le ricordo è uno dei maggiori rappresentanti istituzionali locali.

E' noto che i quotidiani vendono molto meno di quanto risulta dai dati della tiratura, c'è un crollo nelle vendite e soltanto i finanziamenti pubblici pari ad oltre 70 milioni di euro all'anno riescono a mantenere in piedi le testate. Personalmente sarei per abolire i finanziamenti pubblici ai giornali cosicché, come per le imprese, soltanto le testate attrattive e in grado di vendere possano rimanere sul mercato.

Ribadisco che i componenti della Giunta del Sindaco Fabbri che si dice abbiano "spento le relazioni con la Stampa e con i modelli classici e ordinari dell'informazione" quando stanno in mezzo alla gente, e questo capita Tutti i giorni, rispondono eccome se ne hanno la possibilità, ma si sa il confronto immediato e non premeditato non è il pane dei giornalisti moderni, pronti a rendersi ridicoli con messe in scena stile "Porta a Porta dei poveri" che non serve a nulla né tantomeno alle persone, ai cittadini, ai turisti ma anche e soprattutto all'Informazione con la "I" maiuscola.

Per concludere, visto che a me risulta sia più facile fare delle domande a un Sindaco rispetto ad un direttore di quotidiano, avrei anche io le prime 10 domande da porle e a cui mi auguro avrò una risposta:

1)E' a conoscenza del fatto che periodicamente vengono fatte nel capoluogo e nelle frazioni comacchiesi delle riunioni pubbliche per relazionare sull'operato dell'Amministrazione e per rispondere alle domande dei cittadini?

2)Perché non è mai venuto in queste occasioni a fare domande agli Amministratori?

3)Come mai nei suoi articoli non ha mai riportato che gli episodi di "inquinamento di breve durata" non sono fenomeni così isolati tanto che nel 2013 a livello nazionale sono già state diverse le ordinanze di divieto temporaneo di balneazione?

4)Secondo lei, sempre in tema di balneazione, come mai i media a livello nazionale hanno parlato solo del caso di Comacchio mentre in passato per le vicine località della Romagna le notizie venivano date solo a livello locale?

5)Era al corrente che nel biennio 2011-2012 si sono registrate a livello regionale in rinomate località della Romagna ben 5 episodi di interdizione temporanea alla balneazione? Come mai non li ha citati nei suoi pezzi?

6)Come mai le repliche dell'Amministrazione Comunale a volte non vengono pubblicate ovvero vengono pubblicate in giorni successivi rispetto all'articolo di riferimento (es. il vostro articolo esce di domenica e il riscontro viene pubblicato il mercoledì in una piccola finestrella)?

7)Come mai alle repliche non viene concessa una "par condicio" venendo gli interventi spesso e volentieri tagliati e/o rilegati a poche righe, in finestrelle microscopiche o in pagine diverse rispetto a quelle della notizia originaria?

8)Cosa ne pensa di questa affermazione, ormai storica, dell'onorevole D'Alema "I giornali italiani non sono tanto dannosi quanto irrilevanti. Il confronto con i giornali stranieri è umiliante. Quelli si occupano di cose serie mentre da noi si stampano solo cavolate. Provo ripugnanza per questo modo di fare giornalismo".

9)L'iniziativa "domandatelo al Sindaco" verrà estesa nelle prossime settimane anche a tutti gli altri 25 colleghi della Provincia?

10)Come mai mi ha accusato di utilizzare solo il web per comunicare per poi proporre l'iniziativa "domandatelo al Sindaco" utilizzando gli stessi canali? Non le pare contraddittorio? Può passare a casa di mia nonna a ritirare le domande che ha preparato per lei così come facciamo quotidianamente noi della giunta?

Chiaramente do per scontato il fatto che pubblicherà già domani 15 agosto questa lettera tra le pagine di Comacchio, naturalmente in maniera integrale, magari anche a puntate, nell'attesa Le auguro buon ferragosto.

Il Sindaco

Marco Fabbri

INFO:

http://lanuovaferrara.gelocal.it/