Matteo Renzi e il PD? Dal cattocomunismo al Socialismo Umanista

 

Una delle critiche più banali, guarda guarda .., proveniente dall'ex estrema sinistra e dai vendoliani, alla News storica di Matteo Renzi e dei rottamatori, a parte il neopuritanesimo ecofaxista del PD bersaniano e appunto cattocomunista doc post Prodi e Franceschini (con sempre le ombre sullo sfondo di D'Alema e lo stesso Veltroni) è certa origine pretesa proprio cattocomunista dell'ex scout stesso Renzi.

Tale copione, ingigantito ad arte dalla vecchia sinistra da rottamare, da un lato rivela il profondo analfabetismo sia postmoderno che netmoderno (dopo Internet) della presunta intellighenzia sempre a una dimensione cosiddetta “rossa” (a Ferrara i vari Baratelli, Venturi, anche Marani e il solito mandarino di corte Pazzi- al di là ovvio di certa levatura “accademica” dei primi e certamente letteraria (alta) dei due scrittori-), l'assenza di necessari sguardi e pensieri diversi e complessi: dall'altro tale X su Renzi è completamente falsa e semmai disvela ancora una volta certa doppiezza e ipocrisia del pensiero tardocomunista degenerato in radical chic.

Ovvero.... certa Intellighenzia filo Bersani e estema sinistra  lamenta la perdita della memoria storica anche sui nei del Pontefice e poi manco si ricordano l'esperimento a suo tempo di un certo Berlinguer con un certo Aldo Moro, sabotato non solo dagli anni di piombo, ma anche da quelli di mero stagno dopo la scomparsa dei due grandi leader storici della politica italiana del secondo novecento (per un motivo o per l'altro) a partire da Natta e fino a D'Alema e poi Prodi eccetera.

Da dove viene il presunto cattocomunismo di Renzi, invece? Esattamente il contrario, proprio dalla reale scommessa misconosciuta a suo tempo di Berlinguer e Moro: ovvero la sintesi, fotosintesi, tecnosintesi tra gli archetipi fondamentalii della cultura  italiana  moderna e tradizionale (oltre a...  Leonardo e Galileo...): certo cristianesimo e certo socialismo intendevano Moro e Berlinguer, ovvero il Socialismo (anche utopico!) Umanistico – nel dibattito alto del secondo novecento ad esempio esplorato dai vari Fromm, certo esistenzialismo (più Simone de Beauvoir e Camus... che Sartre) dagli stessi Reich e Marcuse, liberati dalle esegesi maoiste.... E così via... Una nuova utopia pragmatica dissolta subito con gli anni di piombo e la morte prematura di Berlinguer. Il cattocomunismo che fu ed è, invece, è la sintesi degenerata dei valori negativi sia della tradizione cattolica che di certo altro socialismo, inquisitori, machiavellici e ostili al Nuovo ed al Futuro (e alla scienza...): naturalmente... da Rottamare!

 

RobyGuerra