Grillo (e Casaleggio...) come Karl Kraus: mette in riga gli Old Media virus nell'era del web

I termini partito e leader sono "incompatibili e fuorvianti", mentre grillini è parola "scorretta (e anche un po' offensiva) in quanto riduttiva e verticistica": sono alcune delle regole del "nuovo glossario adatto alla portata del cambiamento che il Movimento 5 Stelle propone" inviato dalla lista civica 5 Stelle Milano a tutti i giornalisti. "Alla luce dell'enorme cambiamento proposto dal Movimento - si legge - è necessario che il vocabolario di riferimento usato dai media sia coerente e corretto. Per questa ragione è indispensabile che tutti voi giornalisti, redattori, caporedattori e direttori poniate la massima attenzione ad evitare parole che non appartengono alla realtà del movimento".

I giornalisti devono quindi evitare parole come leader e partito perché "sono pertinenti alla politica tradizionale, quindi altro da noi. Sono parole incompatibili e fuorvianti rispetto alla nostra realtà di partecipazione e condivisione". Il Movimento 5 Stelle è una "forza politica" e i suoi eletti sono "portavoce". Inoltre la parola grillini "è scorretta e anche un po' offensiva, in quanto riduttiva e verticistica. Beppe Grillo è il megafono al nostro servizio e non il nostro leader - si legge ancora nella nota - Noi siamo attivisti, gli attivisti del Movimento 5 Stelle, o per brevità attivisti 5 Stelle,,,,

http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/10/29/news/cinque_stelle_il_glossario_per_i_giornalisti_siamo_senza_leader_grillo_il_megafono-45533858/