Intelligence Miss * da Estense com

 

* BLOG ESTENSE COM * VINCENZA TAMBURIN

Forse forse è meglio fare la miss…

La settimana scorsa, spinta da una mia amica, e forse anche un po’ da quel lato vanitoso di tre quarti di noi, ho preso parte a un concorso di bellezza. Non ho più l’età per farlo, né il fisico o gli occhi da cerbiatta, tanto meno capelli fluenti e boccolosi che ricordano le bamboline di ceramica. Ho lineamenti marcati e sguardo da schiaffi. Ma con mio grandissimo stupore, sono stata premiata, fasciata “miss Maggio”. Ero lì per caso, per gioco, senza speranze di vittoria o spirito competitivo. E in pochi istanti sono tornati tanti ricordi… il borsone da palestra utilizzato per le trasferte, gli abiti scelti con cura per aver i voti migliori, il fissante per trucco, il non mangiar la pizza che gonfia la pancia…

Mi sono messa a guardarle, tutte quelle aspiranti miss, tutte bellissime, tra i loro tacchi e le loro stole luccicanti. Tutte amiche e tutte nemiche, attente a ogni minimo particolare, ogni movimento di ognuna. Quasi intimorite, ma pronte alla carica. Carne da macello in serie, destinata a gioie e delusioni, a divertire e allietare una serata, senza magari portare a casa uno straccio di vittoria, un briciolo di gioia. Ed io ero una di loro.

Chi arriva nel locale non sa tante cose, è lì per guardare, per giudicare, per esprimere il giusto parere su ragazze che hanno volutamente deciso di mettersi in gioco. Chi è dietro le quinte si prepara per il proprio debutto, e ha gli occhi pieni di speranza. Quando passano di fronte al tavolo giuria sfoggiano il sorriso migliore, provando a dimostrarsi sicure e disinvolte. Posano per il fotografo, si fingono ammiccanti, e ritornano nel retro per il cambio velocissimo.... C

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