Le proposte del PD al governo, auguri e impegni per il 2012
Carissimi,
il governo guidato da Mario Monti è al lavoro da poche settimane, e approvato il decreto “salva-Italia”, è il momento di impostare le azioni per la crescita economica, sociale e culturale del Paese. In questa prospettiva l’università e la ricerca rivestono un’importanza centrale, ma sono, come è noto, in grande sofferenza dopo un decennio di politiche sbagliate.
L’azione di questo governo deve mirare prioritariamente a alcuni compiti specifici ma essenziali: ricostruire la fiducia tra l’università e gli Italiani, ridare funzionalità al sistema universitario e della ricerca; condividere con le forze politiche e parlamentari, il mondo universitario, gli attori del mondo culturale, sociale ed economico gli obiettivi della sua evoluzione e del suo rilancio.
Saranno mesi preziosi, nelle nostre intenzioni possono costituire un ponte che ci consenta di formulare il nostro programma di rilancio delle politiche per l’istruzione, la conoscenza e l’innovazione ancorandolo a basi più solide.
Nel 2012 siamo attesi da due compiti: il primo è sostenere e stimolare l’azione del governo con le nostre proposte. In questa ottica, anche alla luce delle riflessioni emerse nella riunione del Forum del 2 dicembre, abbiamo formulato un primo documento di lavoro che contiene le nostre proposte per l’azione di governo, che potete consultare cliccando qui.
Si tratta di un documento aperto al confronto, per cui vi chiediamo di esprimere un parere, sia intervenendo sul sito sia via email (universita@partitodemocratico.it).
In parallelo dovremmo aggiornare le nostre proposte programmatiche: lo faremo con l’attività del Forum, che si strutturerà in specifici gruppi di lavoro, attraverso la nostra organizzazione territoriale, coi Forum regionali e attraverso la costituzione di “antenne democratiche” in tutti gli atenei, e intensificando la nostra interazione via web. Già da qualche settimana è attiva la rassegna stampa quotidiana (la pubblicazione riprenderà il 9 gennaio), ed è possibile inviare materiali di riflessione che vengono pubblicati sul sito del Forum.
Ci attende un anno di grande impegno: il 2012 sarà certamente difficile, ma siamo convinti che il Paese abbia ripreso a guardare avanti, a lavorare per ricostruire il tessuto connettivo della sua comunità nazionale e la credibilità delle sue istituzioni. Un augurio, dunque, al futuro dell’Italia, che vogliamo rivolgere soprattutto agli studenti, ai professori e ricercatori, ai lavoratori dell’università.
Marco Meloni
Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...