La Spal a modo mio: intervista a Ennio Guirrini, l'autore

 

 

“Ferrara città della Spal” (Ennio Guirrini)

 

*ENNIO GUIRRINI- LA SPAL A MODO MIO  (ESTE EDITION, 2011)

http://www.este-edition.com/prodotti.php?idProd=553


C'era una volta la mitica grande Spal di Paolo Mazza, in serie A (anni 50 e 60, quasi ininterrottamente fino al fatidico 1967/68). La Spal anche 5° in una delle stagioni ai vertici, non solo Provinciale di lusso e ineguagliata all'epoca... La Spal di Massei, Capello, Reja , Di Giacomo, Muzzio, Bosdaves, Pasetti, Bozzao, Cipollini, Bulent, Fontanesi, Cervato, Dell'Omodarme, a pura memoria casuale e tanti altri campioni.

Ennio Guirrini, massaggiatore storico per decenni della Spal, anche nelle pur gloriose stagioni in B e C con Caciagli e G.B Fabbri, Pezzato, Donati e Mongardi, ecc., addirittura residente per molti anni dentro lo Stadio, oggi dedicato al Presidentissimo, ha recentemente dato alle stampe per Este Edition, un volume unico, da un punto di vista certamente privilegiato.


D- Il più bel libro sulla Spal dopo il “big crash”, purtroppo dal 1968, Spal-Juventus-O-1, l'ultimissima dei biancoazzurri in Serie A:


R- In effetti è un libro particolare, un vero e proprio Diario, ben scritto nella mia memoria, mai un mero archivio, ricordi indelebili, tra i più belli della mia vita, fin da ragazzo sul terreno di gioco e negli spogliatoi e in tutte le regioni, a fianco dei protagonisti irripetibili dell'epoca che fece della Spal il simbolo di una città intera, non soltanto in Italia e nel calcio.. .

Dapprima come aiutante , dell'indimenticabile anni 50' Massagiatore del secondo dopoguerra e del primo boom in Serie A, Zuccaron, ovvero Augusto Filippini, già ex celebre pugile, poi in prima persona via via, grazie proprio a Paolo Mazza.

Partecipai anche al primissimo Ritiro precampionato della Spal, appena promossa in Serie A, nel 1952 a Bassano del Grappa.....Poi per tanti anni accanto tutte le domeniche e quasi tutti i giorni, a molte generazioni di calciatori, anche in Serie B e C, fino a non tantissimi anni fa...

In certo senso, visto che poi ci ho anche abitato per decenni con la famiglia nella villettina dentro lo Stadio, nessuno ci ha passato tanto tempo … alla Spal!

E nessuno, nel 68 avrebbe immaginato di non urlare più Forza Spal in... Serie A!


D- Oscar Massei, fuoriclasse argentino, poi nella pre Grande Inter, fu forse il più grande dei numerosi colpi di mercato di Mazza. Perchè accettò la Spal e Ferrara?


R- Massei, forse, purtroppo era reduce da un grave infortunio che poteva forse limitare la sua già grande carriera, almeno come attaccante puro: Mazza ebbe il genio di trasformarlo in un regista straordinario, intuendo la sua già ben nota eleganza di movimento e visione del gioco in senso tecnico-. Lo incoronò come leader e nel nuovo ruolo era all'epoca forse secondo solo al giovane Rivera... come – un aneddoto- affermò lo stesso Crippa, ala sinistra di gran classe sempre di quella leggendaria SPAL.


D- Altri tempi, poi, ma comunque gli ultimi anche con promozioni entusiasmanti in Serie B. La Spal di Caciagli e poi G.B Fabbri. Su tutti, forse il bomber Pezzato... E un mistero: come mai non sfondò mai in Serie A, meglio fu trascurato dai grandi club, un giocatore del genere?


R- Altri tempi, con anche fior di punte e centravanti in quegli anni: indubbiamente Franco Pezzato aveva tutte le qualità... un poco fu effettivamente sottovalutato, poi le regole erano anche diverse. Ovunque nelle serie minori, B e C, segnava sempre o quasi a grappoli, e le società- (all'epoca i calciatori erano assai vincolati, non esistevano manager e regole quasi virtuali come ora -non decidevano quasi mai essi, ma clubs e presidenti) non lo cedevano. E il China comunque stava bene anche in Provincia. A Ferrara in quegli anni lo spirito generale –ambiente-tifosi e anche la città- negli anni diciamo d'argento- era comunque quasi da Serie A.

 

D- Un ricordo di Ottavio Ferraresi, recentemente scomparso, altro protagonista degli anni d'oro, allenatore storico per il rivoluzionario settore giovanile


R- Un grande professionista, un ruolo fondamentale per la grande rivoluzione di Mazza nel mondo del Calcio: il Centro Spal di Via Coppparo, vera e propria scuola per i futuri talenti. Dopo lo imitarono tutti, grandi club: Appiano Gentile (Inter), Villar Perosa (Juventus), Milanello (Milan), il primo fu Mazza con la Spal... Giovani campioni poi provenivano da tutta Italia, soprattutto dal Friuli privilegiato dal Commendatore per certe sue idee sul Carattere rispetto magari ai ferraresi... Musiello, Zanolla, Del Neri e tanti altri


D- Gli anni bui, la crisi quasi default attuale, il futuro, salvo sorprese, molto incerto. Perchè?


R- Nessun segreto: il Centro Giovanile non più valorizzato, anzi lasciato andare in malora, totale assenza di competenza tecnica, anche il calcio è un'arte e oserei dire una scienza che domanda, fondamentale, meritocrazia, competenza, non faccendieri o ingenui con buona volontà ma senza talento imprenditoriale e manageriale nel senso positivo.

Dall'ultima fase Donigaglia, dall'ultima stagione in B fallimentare con nomi anche altisonanti con scarsi risultati, anzi il contrario, l'inizio della caduta senza ritorno, al Pagliuso nettamente negativo (e altro), allo stesso pur bravissimo Tommasi a livello societario ma con poca conoscenza del calcio e anche comunicazione, fino ai giorni di cronaca attuale con Butelli, incommentabile ormai, 1+1 fa due... Competenza e passione, qualità che avevano Mazza.. Caciagli, G.B Fabbri e molti altri. Ma quasi nessuno nelle ultime ormai lunghe stagioni negative. Io stesso mi sono aggiornato nel mio campo fisioterapeutico fino alla fine...


D- Ferrara e la Spal?


R - Come ho già accennato, e scritto espressamente nel libro, il suo in fondo messaggio, la SPAL era ed è una Fede. Oggi la tristezza è generalizzata... E passione e competenza mancano spesso parecchio anche a imprenditori e politici che- spesso strumentalizzano la Spal... e soprattutto non capiscono il suo non ancora perduto significato potente. La Spal ha reso famosa Ferrara ovunque. Anche all'estero. Anzi, ed è un aneddoto vero: un noto personaggio ferrarese sportivo non tanto tempo fa perse i documenti in Danimarca durante una vacanza. In questura non sapevano dove fosse Ferrara. Ma alla parola magica, la città della Spal, squadra di calcio, capirono!

La SPAL per Ferrara, è un fatto è tutt'oggi più importante, in certo senso, della Cultura.

 

Ferrara città della Spal”.