Fantascienza connettivista a Firenze: intervista a Sandro Battisti

 

FANTASCIENZA BATTISTI-MILANI.jpg 2.jpgD – Il 14 dicembre nuova convention connettivista, questa volta a Firenze: universo parallelo numero?

 

 

 

R – Sì il 14 dicembre c’è la prima convention connettivista a Firenze. È una sensazione strana, pensare di performare nella città dei Medici e di far conoscere le nostre idee, la nostra avanguardia, a due passi dalle Giubbe Rosse (il locale storico dei Futuristi fiorentini) mi fa sentire i brividi; farlo, poi, a ridosso del solstizio buio, che è un momento di festa personale estrema, acuisce l’hype emozionale.

 

Mi chiedi quale numero di Con abbiamo raggiunto? Credo la settima, ma non ne sono sicuro, perdo il conto ormai.

 

 D

– Quali alieni sconosciuti sono in programma in questa edizione? Rottamatori da/su Marte?

 

R – Gli alieni siamo noi

 

Scherzi a parte, festeggiamo proprio in questi giorni il settimo anniversario del Movimento ma, contrariamente a quello che si può pensare, eravamo forse più conservativi e conservatori allora che adesso; non che prima avessimo idee convenzionali, solo che dopo tutti questi anni abbiamo acuito l’attitudine all’estremizzazione delle nostre peculiarità, tanto da rappresentare a maggior ragione, ora, l’avanguardia italiana per eccellenza.

 

D

– Un 2011 colmo di news per il Connettivismo: vi siete allenati per neutralizzare gli Invaders in previsione dei Maya?

 

R – Maya? No no

 

lasciamo stare i Maya dove stanno, purtroppo sterminati dall’ingordigia e dall’intolleranza religiosa. Diciamo che forse abbiamo cominciato a raccogliere un po’ di quello che abbiamo seminato e ciò potrebbe fare il paio, se non ho preso un tronfio abbaglio cosmico, con quanto ho espresso nella domanda precedente: questi (i vari Premi Italia vinti quest’anno) sono i frutti del fare avanguardia a ritmo serrato e sempre più esasperato, tanto da ambire di riscrivere un po’ della sensibilità verso il Fantastico e il cosiddetto mainstream.

 

D – Edizioni Diversa Sintonia di Marco "pykmil" Milani, Kipple di Kremo, Tersicore e NeXT di Zoon, trailers e iconografia spesso curata da un’artista grafica: ormai la new wave conettivista è quasi uno tsunami senziente, anche molto accreditato da media e nell’area ambiente fantastico. Quando salterà la casta contro il futuro e la ScienceFiction, davvero, in Italia?

 

R – Aggiungerei all’elenco anche NeXT-Station.org di Giovanni "X" De Matteo e Salvatore Proietti, insieme a una pletora di blog e siti web che fanno, tutti, Connettivismo, ognuno dal suo punto di vista. Voglio aggiungere che mentre le case editrici (EDS e Kipple) producono anche del Connettivismo, e hanno in sé il germe creatore che le spinge a sondare il resto del Fantastico con il metodo connettivista, NeXT, NeXT-Station e tutti gli altri siti web sono punti di aggregazione del Movimento e non sono riconducibili a una sola persona o idea. Ciò significa che si cerca di eliminare il più possibile i distinguo individuali per far squadra, ma far squadra significa anche porre in rilievo le caratteristiche di ognuno del collettivo, così da creare un amalgama sempre unico e in continuo movimento, ridefinizione, espansione; nel Connettivismo non c’è nessuna dottrina cui aderire, bisogna usare solo la sensibilità e il ragionamento rivolto al futuro con l’attenzione verso il passato, usando come filtro il presente. Non c’è nessuna religione da rispettare, esiste solo del misticismo.

 

Sin dall’inizio del Connettivismo siamo partiti con l’idea di rinnovare, laddove giusto e possibile, il Fantastico; ecco, direi che in qualche modo ora ci siamo dentro il Fantastico e diciamo la nostra, portando così l’umanità un po’ più in là, verso l’età transumana e poi, si spera, postumana. Per poi andare ancora oltre, verso i sacchi di gas, verso il disincarnato senziente.