Netfuturismo Intervista al performer Gianluigi Giorgetti

 
*da Controcultura supereva di R. Guerra
 
D- Giorgetti: dopo anni di laboratorio web, un 2009 tour per Netfuturismo:
Nonostante tutto, il 2009 è stato un anno di attesa. Con il clamore modaiolo del centenario del futurismo storico, è troppo facile finire scambiati erroneamente per un movimento nostalgico passatista. Certo tanta gente si è 'voltata' per guardare agli aspetti estetici del futurismo e poco più in là c'eravamo anche noi. La visibilità è aumentata, ma ad un prezzo: è più faticoso distinguere tra chi si interessa a te per una botta e via, e chi invece ha veramente il cuore e il cervello per capire cosa dovrebbe essere il futurismo nel terzo millennio. Ci siamo fatti vedere di più. Abbiamo fatto tante partecipazioni, tra mostre, eventi e iniziative. Qualcuno in più ci conosce. Poco importa. La festa è finita, tempo di pulire per terra le cartacce e cominciare davvero una vera e propria campagna d'arte d'oltravanguardia. Il vero nostro lavoro comincerà nel 2011, un'anno dopo la fine delle feste da ballo dei modaioli nostalgici.



D-Tu sei forse il performer principale del movimento

Il movimento è unito dalle idee e dall'amicizia. Siamo tutte persone profondamente diverse sia come provenienza territoriale che come competenze e... sì, io sono quello più addentro alle arti performative in senso classico. Ma una delle bellezze dello spirito netfuturista è la sete di conoscenza, così, mentre io imparo dagli altri, gli altri imparano da me. Forse il mio marchio più profondo non è tanto la passione per le arti estemporanee dal vivo, quanto la passione per la burla. In questo senso sono un 'seguace' di Palazzeschi. Raccolgo le sue visionarie idee del mondo e cerco di renderle realtà, non solo nel movimento, o nelle performance, ma soprattutto nella vita. Una realtà... riveduta e riadattata cento anni dopo, con le nuove conoscenze, con le nuove tecnologie e con la nuova coscienza netfuturista.



D- Il pubblico e i critici sono pronti alla nuova rivoluzione futurista?

Una battuta? Se lo fossero, non saremmo un'avanguardia! In realtà con l'espressione 'avanguardia di massa' che vorremmo ci descrivesse, cerchiamo di fare in modo che le nostre intuizioni siano facilmente comprensibili a tutti e, credimi, è stato molto più facile costruire un pensiero coerente, metterlo alla prova e trasformarlo in realtà, che renderlo comprensibile al pubblico (che brutta parola!) e ai critici (che orrenda parola!). Se cent'anni fa la rivoluzione era tutta nella innovazione tecnologica e nella nuova coscienza che ne scaturiva, oggigiorno la vera rivoluzione è nella comunicazione. Padroneggiare le nuove possibilità comunicative è difficile, impegnativo, ma dipende tutto da noi stessi. Parlare con gli altri richiede un requisito fondamentale: che gli altri siano disponibili ad ascoltarti, e questo non dipende affatto da te! E' la sfida più grande. Una sfida che siamo pronti a vincere.



D- La video arte netfuturista

E' un percorso che abbiamo appena cominciato, anche se è un media che non ci interessa più di tanto. Da un lato è un ottimo veicolo di comunicazione, poiché unisce la forza delle immagini in movimento all'audio e soprattutto è un media che la gente conosce, ma dall'altro lato contiene ancora il limite delle forme d'arte a fruizione passiva. Come è ben noto, il netfuturismo predilige le forme artistiche partecipate (oltrarte) e inquadrate nella vita (arte.vita). Quindi: bene per la possibilità di veicolare messaggi, ma pensiamo all'oltrarte.vita.
Il video 'la realtà è gettaedrica'
è, in effetti, solo una sorta di spot di un aspetto fondamentale del netfuturismo: la retarchia. Se ne potranno fare altri, certo, ma la vera ricerca di oltravanguardia va in tutt'altre direzioni.

http://guide.supereva.it/controcultura/interventi/2010/05/avanguardia-netfuturista-intervista-a-gianluigi-giorgetti

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www.netfuturismo.it

http://www.youtube.com/user/netfuturismo  CANALE VIDEO YOUTUBE NETFUTURISMO


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