Il voto, coscienza o appartenenza?
di Valentino Tavolazzi
Il voto in consiglio comunale può prestarsi a diversi usi. Si può votare a favore o contro un provvedimento, una mozione, un ordine del giorno, per le proposte di merito che contengono. Si può al contrario utilizzare il voto come strumento politico, per marcare opposti schieramenti, per arginare critiche di merito provenienti da parte avversaria, per delegittimare proposte pur condivisibili, ma non prodotte in casa propria. Ieri il Pd, in Consiglio, ha votato nel secondo modo. Non si tratta della prima volta da quando frequento l’aula, ma spero che il gruppo consigliare sviluppi una riflessione al riguardo.
Pubblicata da Estense.com
di Valentino Tavolazzi
Il tradizionale lamento del sindaco di Ferrara sui tagli del governo, in occasione del bilancio preventivo del Comune, non si è fatto aspettare. Pur non essendo infondato, appare utilizzato anche da Tagliani al solo scopo di eludere il tema spinoso del taglio della spesa corrente, non più rinviabile, del cambiamento delle priorità politiche che la indirizzano, della necessaria riduzione del debito. Nell’attuale crisi economica sindaco e giunta, sostenuti dalla maggioranza, forse dovrebbero passare dal lamento alla progettualità, magari ricercando un rapporto più costruttivo con l’opposizione.