VERITA’ E MENZOGNE SU “EUTANASIA”, COSCIONI, WELBY, ENGLARO
sotto il dominio violento e antidemocratico della partitocrazia
Il convegno organizzato da Radio Radicale con gli interventi di Ignazio Marino, Luigi Manconi, Stefano Rodotà, il neurologo di Eluana Englaro, Carlo Alberto De Fanti, Fuorio Colombo, Mina Welby, Emma Bonino.
(FROM LA REPUBBLICA 14 2 2008)
ROMA - Se passa il disegno di legge della maggioranza sul testamento biologico così com'è "sarà necessario lanciare un referendum abrogativo". Lo ha detto il senatore del Pd Ignazio Marino, ex capogruppo in commissione Sanità al Senato, intervenendo al convegno al Teatro Eliseo di Roma "Verità e menzogne su eutanasia, Coscioni, Welby, Englaro", organizzato da Radio radicale.
Secondo Marino, se quel testo diventasse legge i tribunali sarebbero sommersi da centinaia di ricorsi e si arriverebbe fino alla Corte costituzionale che però non ha tempi brevi. "Ma sul tema dei nostri diritti civili che sono messi in discussione - ha chiarito - sarà necessario lanciare il referendum così si vedrà se valgono di più le parole di 400 parlamentari o del 90 per cento degli italiani. Credo che per molti sarà un brusco risveglio".
"Io mi fido dell'amore di mia figlia, non mi fido dell'amore di Gasparri", ha detto ricevendo gli applausi della platea il senatore del Pd, ora presidente della commissione d'inchiesta sulla sanità pubblica. "Faremo di tutto per cambiare il ddl Calabrò e se dovesse essere approvato, faremo di tutto perché quella legge venga cancellata al più presto", ha aggiunto, suscitando altri applausi. Non a caso i radicali sono pronti in caso di approvazione del ddl a procedere immediatamente con la raccolta delle firme per un referendum abrogativo.
"Se non c'è una mobilitazione del Paese questa battaglia si perde", ha aggiunto Emma Bonino, vice presidente del Senato. "Se si approvasse il testo sul testamento biologico così come è - ha spiegato - sarebbe meglio non farlo per niente". Bonino ha poi criticato la tempistica scelta dal Pd per sostituire Marino con Dorina Bianchi alla carica di capogruppo in commissione Sanità al Senato: "I tempi non sono dei più brillanti perché in un momento di battaglia politica dura come questo si poteva aspettare anche un mese in più".
Il timore dei radicali, ha sottolineato Marco Cappato, europarlamentare e segretario dell'Associazione Coscioni, è che Dorina Bianchi non sia in grado "di guidare la lotta che serve per impedire che passi una legge contro il testamento biologico".
A seguire il convegno, una sala affollata da almeno 1.000 persone: tra esponenti della maggioranza (Benedetto Della Vedova), dell'opposizione (Ignazio Marino, Luigi Manconi, Gianni Cuperlo, Paolo Concia tutti del Pd e Emma Bonino radicale eletta nelle liste del Pd) e della sinistra radicale, anche giuristi come Stefano Rodotà e soprattutto il neurologo Carlo Alberto Defanti che ha seguito Eluana per 17 anni.
"Di Eluana è stato detto di tutto: che avesse mestruazioni, che deglutisse, che potesse fare dei bambini. Sono colossali falsità dette da persone che non l'hanno conosciuta, non l'hanno vista, né hanno mai letto la sua cartella clinica", ha spiegato Defanti.
"Sentire queste cose come responsabile di Eluana, come medico, mi hanno fatto un male terribile: Eluana - ha raccontato il neurologo - era tutta anchilosata, non assomigliava in nulla a quello che tutti ci immaginavamo, ci siamo persino chiesti se si dovessero fare delle fotografie per mostrarlo, poi tutto è precipitato ed è una bella cosa che non si sia fatto".
Il patto di sangue tra Beppino e sua figlia Eluana morta dopo 17 anni trascorsi in stato vegetativo permanente è stato rispettato fino in fondo. "Nel 2008, diversi mesi fa - ha rivelato Defanti - Beppino mi ha raccontato che Oliviero Toscani aveva chiesto di fotografare Eluana, proponendo un'offerta allettante dal punto di vista finanziario. Beppino ha poi rifiutato". "La mia non è una critica a Toscani, non lo voglio esporre al ludibrio pubblico. Lui ha fatto una domanda e ha ricevuto un diniego", ha poi precisato il neurologo.
"Beppino ed Eluana sono eroi civili, eroi nazionali, purtroppo infangati da cose terribili, da cose vergognose", ha scandito Marino tra l'approvazione generale. "La nutrizione e l'idratazione artificiali - ha sottolineato - sono a tutti gli effetti trattamenti medici e come tali sono terapia medica in quanto non sono prescritte dal cuoco ma da un medico su una base di una diagnosi clinica". Il principio da tenere fermo è "la libertà di ciascuna persona a scegliere e decidere delle cure mediche e relative terapie per cui nessuno può essere obbligato a certe terapie - ha precisato il senatore del Pd - e quindi all'idratazione e alla nutrizione artificiali".
Al convegno, tra gli altri, è intervenuto anche il deputato del Pdl, Benedetto Della Vedova: "Spero molto che Berlusconi recuperi presto quella sua posizione moderata, equilibrata e pluralista che so essere la sua sui temi etici e quindi sul testamento biologico - ha detto il parlamentare - ho apprezzato la posizione coraggiosa e lucida del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, e quindi da 'berlusconiano' intendo continuare la mia battaglia per un Pdl liberale, democratica e moderata".