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TURNER A FERRARA

 

                                    imagesTURNER.jpgTurner e l'Italia
a Palazzo dei Diamanti di Ferrara
dal 16 novembre 2008 al 22 febbraio 2009

di Maria Cristina Nascosi


Ferrara Arte, in collaborazione con la National Gallery of Scotland di Edimburgo, ha inaugurato il 16 novembre scorso, una mostra  su Joseph Mallord William Turner (1775-1851), considerato dai più il più grande pittore romantico.

La sua arte, nata dall'emozione provata davanti allo spettacolo della natura, è la restituzione di «qualche cosa di inafferrabile», la creazione di uno spazio del tutto nuovo e moderno, intriso di luce e di colore, nel quale si dissolve la prospettiva.

L'Italia ha avuto un ruolo fondamentale nella sua formazione: come per molti intellettuali ed artisti della sua epoca – ma anche di quella che seguì – lo ‘stendhaliano viaggio in Italia’, anche per Turner, fu un passaggio imprescindibile di crescita e di maturazione per la propria vocazione.

Fin dalla giovinezza e poi durante tutta la sua vita egli fu affascinato dal nostro paese e dalla sua tradizione artistica. Durante i suoi soggiorni in Italia, realizzò acquarelli e disegni dal vero che utilizzò poi come studi preparatori per molte delle sue più belle e celebri creazioni.

Con un'ampia selezione di opere, tra cui olii e, per l’appunto, acquarelli, disegni, incisioni e taccuini provenienti da musei e collezioni di tutto il mondo, la rassegna ripercorre l'intero arco della produzione di Turner, dai quadri giovanili fino agli eccezionali capolavori dell'ultimo periodo.

Il catalogo, di Ferrara Arte Editore, comprende  saggi del curatore, James Hamilton e poi di Christopher Baker, Nicola Moorby, Jacqueline Ridge. Introduzioni di sezione e cronologia di James Hamilton.   

 MARIA CRISTINA NASCOSI   

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/arte/recensioni/turner-ferrara/turner-ferrara/turner-ferrara.html

   

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