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DOPO PRIMAVERA...

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ROBERTO PAZZI - RITORNO ALLA VISIONE

Grande ritorno ai suoi migliori e eretici vertici letterari di... Roberto Pazzi, lo scrittore ferrarese più celebre e visionario contemporaneo. Dopo Primavera, il bellissimo titolo del nuovo libro, edito recentemente, Frassinelli editore, già splendidamente annunciato da una felice intervista dello scrittore al Resto del Carlino. Dopo certa fase misticheggiante o postrealista, Pazzi riparte appunto sulla scia  della primordica produzione, quando apparve sulle scene delle poetiche italiane del secondo novecento, tra gli innovatori cosiddetti Fantastici, sulla scia di Borges e Calvino, in flagrante controcorrente rispetto ai dogmi dell'allora Realismo postsocialista italiano..... Cercando l'Imperatore, il libro bestsellers d'esordio, dove il Poeta (come tale, esordì Pazzi sulla scia di un certo Sereni, ecc.- si veda anche Calma di Vento-edizioni Garzanti) rompe appunto con- a quei tempi- certi stereotipi superati- e innesta nella letteratura italiana sguardi finalmente più europei e planetari, nuovamente e squisitamente letterari, senza forzate sovastrutture ideologiche, extra-artistiche. Un romanzo già postmoderno all'europea, l'altro vettore non debole e trash, al contrario in certo modo annunciato dai vari Lyotard e Derrida. Una scrittura post... ma soprattutto neomoderna, per la potenza archetipica introdotta da Pazzi nella scrittura italiana, magari alla luce di Jung e Hillman. Interfaccia Parola Psicologia non molto frequentata dagli autori italiani, più inclini piuttosto all'interfaccia freudiano, nel bene e nel male. Nel 1999 a Ferrara non  a caso Pazzi sperimentò uno dei progetti più ambiziosi, suo e di Ferrara. Il noto Convegno dell'Immaginario Contemporaneo, con numerosi scrittori e intellettuali di spicco, tra i quali appunto James Hillman con una rivoluzionaria analisi anche del linguaggio americano contemporaneo, assai prossimo alla cosidetta Neolingua vagheggiata (e paventata) da Orwell nel celebre 1984. Altra perla della produzione pazziana è certamente La Malattia del Tempo (Garzanti), opera dal sapore anche fantascientifico: la "profezia" è comunque, tacita o esplicita, sempre "figura-sfondo" della poetica narrativa dello scrittore. Cercando l'Imperatore, in chiave futuribile (laddove-per dirla con McLuhan- "L'artista-antenna della razza-capta il futuro in anticipo..") -1985- "ante-vede" - nella sua cifra immaginaria imperniata su certa fantastoria della Russia, la storia "futura" de La caduta de Il Muro di Berlino e del dissolvimento dell'Impero sovietico. La Malattia del Tempo, su un'invasione proveniente da Oriente nell'Occidente psicologicamente reificato, antevede se non l'11 settembre il conflitto tutt'oggi irrisolto tra Oriente e Occidente, la Necessità (anche grazie al Laser della Parola...) di un Nuovo Occidente capace di pilotare (con la Forza dell'Immaginazione e la Passione della Poesia e dell'Arte in generale) la sfida della Terra globalizzata. Tale lettura possibile di Pazzi, dall' Immaginario al nuovo Immaginario o Immaginale "scientifico" suggerisce forse link inediti, traccia già sottolineata dai critici ma forse ancor più peculiare della sua scrittura, forse oltre le sue stesse reinvenzioni italiane d'alta qualità del genere Fantastico e della Lettaratura nazionale tout court...  Dopo Primavera, ad esempio, fin dal titolo (con lo stesso Eco, significante e password di lettura- a volte- quando potente-), in certo ritorno appunto a certa visionarietà, al di là di certa godibilissima Logica narrativa ed estetica del ... Senso, cela la Speranza possibile di un al di là di certa crisi contemporanea. Dopo la Malattia...dell'Inverno Russo e Occidentale, il ritorno della Primavera, da Botticelli al Futuro (nel gioco dei significanti), l'artista e il Poeta... nuovamente messageri dello Spirito, anche postmoderno!

ROBERTO GUERRA

http://blog.salentonet.it/presentazione-del-romanzo-dopo-primaveradi-roberto-pazzi-a-martignano-in-provincia-di-lecce.htm

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