LA SCRITTRICE ANTONELLA CHINAGLIA

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 Raccontare per e & È and et por Comunicare 12 racconti

 Opera d'esordio per l'ancor giovane scrittrice ferrarese Antonella Chinaglia, tra i curatori anche della bella rivista on line Spigolature www.spigolature.it., ma non sembra affatto un'opera prima. La fluidità delle pagine è già ben pilotata ed espressa dall'autrice: una scrittura dis-armonica, tra parole nuove e parole atemporali, un originale bricolage tra futuro e 'passato', laddove i cosidetti significanti si autogenerano in una sorta di bacio della comunicazione. Dalle labbra le parole e - per dirla con Lacan - la Parola o la Scrittura annullano - ma è un gioco virtuale,  il Poeta... la Poetessa: il destinatario è catturato come in uno schermo televisivo (più evoluti di quelli reali...) , come in un brano musicale nello... spartito della narrazione. Alla fine, nel punto... zero della scrittura (quando il racconto sogno-rem s'interrompe..) si desta appagato. Il futuro della scrittura, nell'era di Internet, presuppone scansioni inedite della Parola. Come già evidenziato da alcuni critici (ad esempio la davvero eccellente critica di Gianna Vancini), la Parola torna credibile e appagante, quando suffragata ance da input contemporanei che la Chinaglia estrae trasparentemente da certa rivoluzione linguistica contemporanea. La sua elaborazione letteraria è ulteriormente interessante, perchè anche al passo, poi, delle ricerche ultime di semiotici e linguistici (da Barthes a Gremais a Lacan), tutti -dopo la scienza e magari certo strutturalismo-anche-originari- via via hanno relativizzato il tutto, rivalutando proprio la cosiddetta Azione della Parola più evoluta, vale a dire la dimensione letteraria, il Territorio... come si parla, come si scrive, come si comunica..  sulla pur fondamentale Mappa, dei segni, dei sogni, delle regole linguistiche.  E in uno dei racconti, l'Automobile che parla, nientaffatto un residuo fiabesco o meramente fantastico, tale mossa poetica della Chinaglia appare alla luce del Sole. Una sorta di surrealismo dell'era elettronica, meno onirico o ridondante, ma numeri-parole-suoni-password, quasi una microsinfonia del Bach matematico.

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