(da IL PENSIERO SEGRETO DI VITTORIO SGARBI - MULTA CON GRAZIA, PAG. 64, RIZZOLI 1990)
" ... Dovrebbero esistere multe reciproche per la cattiva educazione di chi ti multa, cosi' come per altre pene pecuniarie per chi scriva con errori di grammatica nei giornali, letterati e professori compresi. Naturalmente si tratterebbe di far multe con grazia, invitando dolcemente a correggere l'errore. Viceversa, me ne sono accorto più volte, girando in macchina da un luogo all'altro, l'arroganza di certi tutori della legge determina uno spirito di solidarietà nel comune cittadino, nudo di poteri, che si manifesta con un liberatorio attegggiamento di trasgressione. Il che non vuol dire compiere infrazioni, ma stabilire un sistema di difesa attraverso avvertimenti, avvisi, segnali. E così diventata una consuetudine prima dei camionisti, poi dei semplici automobilisti, segnalare la presenza di blocchi e pattuglie di polizia in un modo semplice e leggero imperseguibile e incontrollabile. ... E così, mentre lampeggio, mi chiedo due cose: come riconciliare i sudditi con lo Stato e con le sue guardie. Mi sembra dunque giusto proporre una soluzione. Rispondere cioè all'autoritaria ingiunzione con una estrema gentilezza, offrendosi spontaneamente di pagare la multa senza discutere. La sorpresa potrebbe generare conciliazione, affabilità, civili rapporti, senza conflitto fra chi commette una svista e chi la segnala. Così potrebbero rifiorire parole come per piacere, mi scusi, sarebbe così gentile da, mi darebbe (la patente, il libretto...ndr). Tutto come prima, ma i diritti di ognuno salvi, riconosciuta la dignità di chi non ha potere, e forse in dimunuzione gli ammicanti lampeggiamenti che indicano come nemici, contro i quali essere comunque comlici, i rappresentanti dello Stato."
(VITTORIO SGARBI)