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Fazi editore: Elizabeth Jane Howard e Emma Orczy



Da: Fazi Editore
a
Care lettrici e cari lettori,
vi presentiamo le due nuove uscite di oggi, Le mezze verità di Elizabeth Jane Howard e Voto di sangue di Emma Orczy.
Buona lettura!
le mezze verità

Elizabeth Jane Howard
LE MEZZE VERITÀ

May Browne-Lacey ha da poco sposato in seconde nozze il Colonnello Herbert; entrambi hanno figli dai precedenti matrimoni e vivono in una casa di singolare bruttezza nelle campagne del Surrey, fortemente voluta dall'uomo e acquistata con l'eredità di May.
Alice, la figlia di Herbert, si sta per sposare, più per fuggire dal padre che per amore. Il Colonnello non piace nemmeno ai due figli di May, Oliver ed Elizabeth: lo considerano un borioso tiranno che si comporta in modo strano e opprime la madre. Oliver, un ventenne brillante e ironico, abita a Londra, non ha un lavoro stabile e vorrebbe tanto sposare una donna ricca che lo mantenga. Elizabeth, la sorella minore, che nutre un complesso di inferiorità nei suoi confronti, è una ragazza ingenua e sentimentale. Quando quest'ultima decide di trasferirsi a casa del fratello per cercare lavoro, May, rimasta sola nel Surrey con Herbert, inizia a pentirsi amaramente di averlo sposato. Intanto Elizabeth trova lavoro e anche l'amore, Oliver cerca la sua ereditiera mentre si fa mantenere dalla sorella, e Alice, incinta e infelice, vorrebbe scappare di nuovo. In questo sottile ritratto di una famiglia in crisi, ognuno deve fare i conti con una mezza verità che lo tormenta; ma la tragedia è dietro l'angolo e quando arriva spazza via quell'aria di non detto che così a lungo ha gravato sui protagonisti.
Attraverso la sua scrittura audace e affascinante, in Le mezze verità Elizabeth Jane Howard trascina il lettore in una commedia dalle sfumature noir che è anche un romanzo sulle molteplici declinazioni dell'amore: l'amore coniugale, quello familiare, quello passionale e quello che proprio amore non è.

«Le mezze verità racchiude tutta la percezione femminile di E.J. Howard e si distingue per la sua prosa pulita, ma quello che ti rimane in testa è il suo delizioso senso dell'umorismo. Mi ha ricordato la prima volta che lessi Evelyn Waugh e Nancy Mitford».
William Trevor, «The Guardian»

«Il libro è astuto, saggio, delicato e si legge con una facilità ineguagliabile».
«Kirkus Review»

«Elizabeth Jane Howard è una scrittrice che dimostra attraverso il proprio lavoro a cosa serve un romanzo. Ci aiuta a fare quello che è necessario: aprire occhi e cuore».
Hilary Mantel

voto di sangue

Emma Orczy
VOTO DI SANGUE

Francia, 1784. Paul Déroulède è un borghese entrato a far parte degli ambienti aristocratici in virtù della sua ricchezza, senza però esserne davvero accettato. Durante una serata mondana, a causa di una parola fuori posto, viene coinvolto in un duello che costerà la vita al suo avversario, il giovane Visconte de Marny.
All'inizio del regno del Terrore, nell'estate del 1793, la Francia è cambiata e le origini borghesi di Déroulède gli sono valse la fiducia del popolo: il cittadino-deputato, grande benefattore, è infatti molto stimato. Un uomo gentile, pronto a rischiare la propria sicurezza e quella delle persone a lui care per salvare una ragazza di origini aristocratiche che si è attirata la furia della folla e accoglierla in casa sua.
Ma Juliette, la ragazza, l'aristo, è la sorella del Visconte de Marny e ha solennemente giurato davanti a Dio che avrebbe fatto ogni cosa in suo potere per uccidere Paul Déroulède, o perlomeno provocarne la rovina. E nei giorni in cui la ghigliottina continua a reclamare nuovo sangue, mentre il popolo esulta furioso, non sembra affatto difficile mantenere questo giuramento. Quando però Juliette incontra la persona che ha odiato per un decennio, scopre che questi è un uomo buono e compassionevole. Ma il suo voto è solenne e non può più tirarsi indietro.
Pubblicato per la prima volta nel 1906, Voto di sangue è il sequel de La Primula Rossa. Dopo l'immenso successo del primo romanzo, Emma Orczy torna per raccontare un nuovo capitolo delle avventure dell'inafferrabile Primula Rossa, l'eroe "reazionario", fiero oppositore della barbarie rivoluzionaria nel nome dell'Ancien Régime.

«Mi è stata spesso posta la domanda: "Ma come ti è venuta l'idea della Primula Rossa?". E la mia risposta è sempre stata: "È stata la volontà del Signore". E a voi moderni, che forse non credete come credo io, dirò: "Nella catena della mia vita ci sono stati così tanti anelli, tutti incentrati nel portare a compimento il mio destino". E nulla può essere così meraviglioso come costruire il destino di un uomo o di una donna».
Emma Orczy

 .
 
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