LA COREA DEL NORD: UN ENIGMA DA RISOLVERE.

Non sappiamo se Trump vorrà davvero aprire un dialogo diretto con il leader nordcoreano, l'ultimo bizzarro e pericoloso rampollo dei Kim secondo un metodo sperimentato da un suo grande predecessore, il Presidente Nixon con la Cina di Mao. Premesso che la statura di Mao e di Chu en Lai era ben diversa e superiore politicamente e umanamente, aldilà dei rigori della dittatura comunista, di quella dell'attuale bamboccio viziato di Pyongyang. La Corea del Nord e il suo folle autocrate non merita il rispetto che meritava la Cina di allora, dove Chu en Lai diceva alle guardie rosse :"Voi pensate alla rivoluzione, io governo la Cina", giudicando intemperie irrazionali e giovanili le gesta di quel movimento che fu poi sepolto dall'era di Dengxiaoping. Non si nutre, dunque, alcuna particolare simpatia per il regime nordcoreano e per le sue rischiose avventure in tema di armi nucleari; ma, a dire il vero, un'analisi corretta non guasta farla per capire il senso della questione dei Kim e del loro potere. Se è vero che spesso il diavolo non è così brutto come lo si dipinge, secondo un antico adagio, considerato che non di rado in politica estera si sbatte in prima pagina un avversario come criminale (gli americani, in genere,li mettono in the focus of the evil). Intanto la nuclearizzazione del Paese si spiega soltanto come il consolidato infeudamento della Corea del Nord, che sul piano delle relazioni internazionali ha condotto ad un riavvicinamento quasi innaturale tra Pechino e la Corea del Sud e tra Tokyo e Seul. Il rapporto strettissimo tra il potere e il partito comunista non è il solo al mondo, perché anche la Cina post maoista vive ancora questa dimensione. La strategia dell'azzardo, quella sola, garantisce al regno dei Kim la sopravvivenza e forse anche la premessa di qualche spettacolare - e per ora inatteso, peraltro- cambiamento da posizioni di forza: uno scambio che nelle cose non occidentali non è nuovo (abbiamo visto il caso iraniano, anche se non sappiamo cosa succederà con la nuova leadership nordamericana). E proprio l'azzardo potrebbe garantire a Kim la sopravvivenza, ben aldilà di un'eventuale distensione con il resto del mondo.
Casalino Pierluigi