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Fazi Editore: Le nostre novità in libreria, Chiara Barnes e altri grandi titoli

 


Cari amici e lettori,
vi presentiamo con molto piacere le novità uscite questa settimana in libreria.
Ci auguriamo siano di vostro interesse. 

Buone letture,
Fazi Editore


Lèo Malet
NEBBIA SUL PONTE DI TOLBIAC
«Malet è, giustamente, ritenuto fra le voci più alte del noir francese».
Giancarlo De Cataldo

Nebbia sul ponte di Tolbiac
 è unanimemente considerato il capolavoro di Léo Malet, e le sue sono pagine fra le più felici del noir europeo.

Quando Nestor Burma riceve una misteriosa richiesta d'aiuto dall'ospedale della Salpêtrière, si precipita sul posto a dare un'occhiata. Ma è troppo tardi: Abel Benoit, un vecchio anarchico, è morto prima di poter parlare con lui. Cosa aveva da dirgli? E perché il mondo dell'anarchismo parigino, con il quale Burma è stato intimamente coinvolto, non è più quello di una volta? Che fine hanno fatto i suoi vecchi amici? Forse qualche indizio può fornirlo Bélita Moralés, seducente gitana che a sua volta nasconde tanti segreti e ha alle spalle una vicenda familiare dai risvolti inaspettati. O forse la pista giusta è legata a un altro caso: la scomparsa, avvenuta nel 1936 nei dintorni del ponte di Tolbiac, di una grossa somma di denaro. È un'inchiesta dura e dolorosa, quella che attende Nestor Burma.

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Sarah Bakewell
AL CAFFÈ DEGLI ESISTENZIALISTI
Libertà, Essere e Cocktail

Siamo a cavallo tra il 1932 e il 1933. Al Bec-de-Graz, un caffè di Parigi la cui specialità sono i cocktail all'albicocca, si incontrano tre giovani amici: Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e il loro compagno di scuola Raymond Aron. È lui a introdurre Sartre e la de Beauvoir alla fenomenologia, una nuova corrente di pensiero così radicale che, dice indicando i bicchieri, «Se sei un fenomenologo puoi parlare di questo cocktail ed è filosofia!».
Questa stringata argomentazione dà a Sartre l'ispirazione di cui era in cerca da anni, e gli offre lo spunto per creare la propria filosofia basata sull'esperienza della vita reale, sull'amore e il desiderio, sulla libertà e l'essere, sui caffè e i camerieri, sull'amicizia e il fervore rivoluzionario. Sono idee che ammalieranno Parigi, avranno rapida diffusione in tutto il mondo e lasceranno un marchio indelebile sulla cultura giovanile degli anni Sessanta, dai movimenti per i diritti civili a quelli studenteschi fino alle rivendicazioni del femminismo.
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Kate O'Brien
MARY LAVELLE
Irlanda, 1922. La giovane Mary Lavelle intraprende un lungo viaggio per raggiungere Altorno, in Spagna, dove l'attende un incarico di istitutrice e insegnante di inglese presso la famiglia Areavaga. La decisione del fidanzato John di rimandare le nozze, in attesa di una più soddisfacente stabilità economica, è solo il pretesto della partenza. La verità è che Mary intende seguire, finalmente, l'impulso all'indipendenza, e la Spagna risponde perfettamente al suo bisogno d'avventura. I colori sconvolgenti del paesaggio, il carattere misterioso e infuocato degli abitanti, l'eleganza e il sangue della corrida colpiscono profondamente la giovane, iniziata ai misteri dell'affascinante paese del Sud dal circolo delle "miss" irlandesi che vi abitano da molti anni. 
Mary Lavelle è un grande capolavoro da riscoprire, uno studio intimo dell'identità e della psicologia femminili in cui si fondono la passionalità ottocentesca di Cime tempestose e il femminismo novecentesco di Gertrude Stein. Dal romanzo è stato tratto il film La voce degli angeli, diretto da Nick Hamm, con Franco Nero, Vincent Pérez, Polly Walker e Penélope Cruz.
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Chiara Rapaccini
BAIRES

«Baires è un romanzo autobiografico, un noir, un libro di avventura, e perché no, un mistery. Non ultimo, è una storia per bambini». Così l'autrice descrive questo suo libro originalissimo e pieno d'atmosfera che narra la perdita di sé e le conseguenti disavventure di una donna ritratta in un momento di crisi. Sensuale, ipnotico, scritto con una lingua ironica e strabordante di immagini che richiamano atmosfere tipiche del realismo magico, il racconto si dipana tra Buenos Aires, la provincia argentina e Roma. La protagonista, alter ego della scrittrice, è Frida, una donna di mezza età, stilista e disegnatrice per bambini che, annientata dal lutto per la perdita del marito, fugge dalla sua città verso un territorio misterioso e contraddittorio: l'Argentina. 
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Orazio
CARPE DIEM
Le poesie più belle
Quasi tutti conoscono almeno un verso di Orazio, il grande poeta latino, uno dei più grandi di tutti i tempi: se non altro, il famosissimo e universale carpe diem.
Pochi hanno avuto invece l'opportunità di leggerlo e goderne, se non sudando sul latino dei banchi di scuola. Ed è un peccato. Raffinatissimo e intenso, antico e moderno al tempo stesso, Orazio continua – a più di duemila anni dalla morte, avvenuta nell'8 a.C. – a far sentire la propria voce, a meditare sulla fuga del tempo, invitando gli uomini a non lasciarsi sfuggire la densità dell'istante, l'attimo da cogliere e vivere in pienezza. Scontroso e irascibile, innamorato della saggezza e del vino, fu uomo solitario, ma credette profondamente nell'amicizia. Amò le donne con passione, ma della passione ebbe sospetto e timore. Non ebbe figli, né eredi, ma scelse di lasciare al mondo l'inconsistenza della parola poetica: «Un monumento più eterno del bronzo, più alto delle piramidi».
Questo piccolo libro offre una nuova traduzione di trenta componimenti – tra i più belli – scelti tra EpodiOdiEpistole. Una traduzione in versi il più possibile fedele al testo oraziano, ma che ne restituisca facilmente il senso, evitando inutili e pesanti arcaismi. Come tutte le traduzioni, non renderà mai appieno la bellezza dell'originale. Per questo conserva il testo latino a fronte. Ma se tradurre è – inevitabilmente – tradire, è l'unico tradimento che si possa consumare per amore.
dalla prefazione di Giovanni Ricciardi
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