A Fiuggi -Venerdì 13 marzo, presentazione dell'ultimo libro di Giovanni Sessa, Itinerari nel pensiero di Tradizone. L'Origine o il sempre possibile- ediz. Solfanelli ore 17.30, presso la Sala Consiliare del Comune di Fiuggi.
estratto Centro Studi La Runa
L'intento fondamentale che muove le pagine di questo libro è da individuarsi nel tentativo di trovare delle uscite di sicurezza, per usare un'espressione di Ignazio Silone, che consentano all'uomo contemporaneo di lasciarsi finalmente alle spalle il senso di apatica impotenza e di soggezione psicologica nei confronti dell'immaginario e della ideocrazia che sostiene gli esiti politico-sociali della Forma-Capitale contemporanea, quella della governance. Più in particolare, i saggi che seguono, si rivolgono a quanti, per scelta intellettuale e/o retaggio spirituale ed esistenziale, si pongano in posizione critica rispetto allo stato attuale delle cose. Inutile dire che, come il titolo in qualche modo esplicita, trattandosi di Itinerari nel pensiero di Tradizione, il carattere costitutivo che maggiormente connotata il testo è quello della viaticità: ciò evidenzia un'adesione convinta alla constatazione heideggeriana relativa all'impossibilità di costruire, nella fase attuale, un sistema di pensiero. L'ultimo lascito del pensatore svevo, infatti, è un esplicito invito a produrre: "Itinerari non opere"..... (......)
info
http://www.fondazionejuliusevola.it/Convegni.htm
estratto Centro Studi La Runa
L'intento fondamentale che muove le pagine di questo libro è da individuarsi nel tentativo di trovare delle uscite di sicurezza, per usare un'espressione di Ignazio Silone, che consentano all'uomo contemporaneo di lasciarsi finalmente alle spalle il senso di apatica impotenza e di soggezione psicologica nei confronti dell'immaginario e della ideocrazia che sostiene gli esiti politico-sociali della Forma-Capitale contemporanea, quella della governance. Più in particolare, i saggi che seguono, si rivolgono a quanti, per scelta intellettuale e/o retaggio spirituale ed esistenziale, si pongano in posizione critica rispetto allo stato attuale delle cose. Inutile dire che, come il titolo in qualche modo esplicita, trattandosi di Itinerari nel pensiero di Tradizione, il carattere costitutivo che maggiormente connotata il testo è quello della viaticità: ciò evidenzia un'adesione convinta alla constatazione heideggeriana relativa all'impossibilità di costruire, nella fase attuale, un sistema di pensiero. L'ultimo lascito del pensatore svevo, infatti, è un esplicito invito a produrre: "Itinerari non opere"..... (......)
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