..... A. Crespi, Il Centrodestra e il grado zero della Cultura da Il Giornale 13 2 2014
Replica di Roby Guerra"....una tabula rasa da cui poter ricostruire" così chiosa alla fine Crespi sul dibattito Centro Destra Cultura.... condividiamo, mentre concordiamo solo in parte con il resto del pezzo. Già perché, e - come di seguito - ne siamo parte in causa, diversi i bachi significativi.
Se, verissimo, dopo certo trend dinamico ispirato peraltro e soprattutto da ricadute italiane della Nuova Destra transalpina, post Alain de Benoist ecc. o a livello profano almeno, l'era di Berlusconi prima fase, il riflusso di destra si è soprattutto arroccato su nicchie minoritarie e antagoniste radical chic alla rovescia, tuttavia tempo di non rimuovere certa stessa Casta culturale cosiddetta di Destra che coinvolge anche le figure più mediatiche di tale residuo ideologismo. Riguarda dialetticamente questa stessa testata (Il Giornale ndr) ....
Figure che bellamente o quasi esitano poco aggiornate su certi altri percorsi contemporanei nientaffatto radical chic e soprattutto capaci almeno programmaticamente sia di superare il Novecento stesso ideologico, sia di captare le news gigantesche della Rete e assimilarle concretamente.
Al massimo ad esempio qualche attenzione su news giovani emergenti e va benissimo (e ancora relativamente d'area), tipo il giro della rivista milanese di Antaresoppure - e non va bene - quei nostalgici falsi futuristici di Casa Pound...
...Ma chissà perché, ad esempio un certo Progetto Nuova Oggettività, erede diretto e anzi confluente di certa elaborazione de La Scuola Romana di Filosofia Politica lanciati suo tempo dal compianto Gianfranco Lami e altri, zero o quasi Info dalle testate d'area più note. O solo frammenti.... Se, verissimo, dopo certo trend dinamico ispirato peraltro e soprattutto da ricadute italiane della Nuova Destra transalpina, post Alain de Benoist ecc. o a livello profano almeno, l'era di Berlusconi prima fase, il riflusso di destra si è soprattutto arroccato su nicchie minoritarie e antagoniste radical chic alla rovescia, tuttavia tempo di non rimuovere certa stessa Casta culturale cosiddetta di Destra che coinvolge anche le figure più mediatiche di tale residuo ideologismo. Riguarda dialetticamente questa stessa testata (Il Giornale ndr) ....
Figure che bellamente o quasi esitano poco aggiornate su certi altri percorsi contemporanei nientaffatto radical chic e soprattutto capaci almeno programmaticamente sia di superare il Novecento stesso ideologico, sia di captare le news gigantesche della Rete e assimilarle concretamente.
Al massimo ad esempio qualche attenzione su news giovani emergenti e va benissimo (e ancora relativamente d'area), tipo il giro della rivista milanese di Antaresoppure - e non va bene - quei nostalgici falsi futuristici di Casa Pound...
Non solo Lami... figure, scrittori e filosofi, pure ben note nell'area come Sandro Giovannini, Giovanni Sessa, Umberto Bianchi, Stefano Vaj; persino un centinaio quasi nel Libro Manifesto Nuova Oggettività, pur presentato in mezza Italia. E persino il sottoscritto neofuturista pure segnalato anche su Wikipedia.
Il libro manifesto poi replicato in modulazioni più minimaliste in altri due volumi, Perché Israele può avere 400 testate nucleari.... ecc, e AA.VV: Al di là della destra e della sinistra. L'Italia nel XXI secolo. Tutto quanto dal 2011 al 2013!
Dove, questa l'origine di certa cataratta mediatica, appunto, davvero basta con la destra e la sinistra, coinvolti come il sottoscritto persino autori di provenienza opposta, durissimi verso ovviamente la casta culturale dominante di cosiddetta Sinistra in Italia, e uno Stile via via sempre meno esoterico per quanto danzante, verso svolte quasi pop e ciberculturali, con tanto di nuovi blog e riviste costantemente attive, soprattutto un si al mondo, dove magari Niezsche torna a ballare, con finalmente certo Spengler o certa decadence molto autocompiaciuta sono finalmente in secondo piano, al contrario di certa casta culturale di destra...
Provocazione? Per nulla, parliamo con cognizione di causa.... non solo tra gli autori del linguaggio novissimo Nuova Oggettività e dintorni, ma anche blogger e nell'ufficio stampa: e ovviamente e puntualmente informiamo certe testate, certe riviste, certi Baroni... per quanto di platino....
Ma riscontri in certo ambiente stesso, pur figura sfondo quasi gestaltica.., al silenziatore: meglio crogiuolarsi nel diversamente nichilistico, un nuovo Si al mondo con in primo piano la fine stessa della Destra, figurarsi del Centro Destra..., oltre che della sinistra, persino un Si al Web e al postumano (vero Veneziani o lo stesso e soprattutto Ferrara per certi aspetti tecnofobi..), è semplice banale eresia.
Pure, quel di bellezza-verità per dirla con Keats o di antagonista 2.0 (per dirla con un Wilde apocrifo..) che viene da certo archetipo e oggi ancora fondamentale viene almeno allo stato nascente da quel che abbiamo appena downloadato.
Ci si aggiorni, prima di replicare, come direbbe lo stesso Baudrillard, non la danza techno di un Zarathustra ma l'ennesimo simulacro di una Isola che non c'è... per non mollare le vele e espandersi al futuro. Truman Show alla fine ha attraversato il Lago del Crepuscolo eterno. Per certa casta di destra è impossibile?
Pure, quel di bellezza-verità per dirla con Keats o di antagonista 2.0 (per dirla con un Wilde apocrifo..) che viene da certo archetipo e oggi ancora fondamentale viene almeno allo stato nascente da quel che abbiamo appena downloadato.
Ci si aggiorni, prima di replicare, come direbbe lo stesso Baudrillard, non la danza techno di un Zarathustra ma l'ennesimo simulacro di una Isola che non c'è... per non mollare le vele e espandersi al futuro. Truman Show alla fine ha attraversato il Lago del Crepuscolo eterno. Per certa casta di destra è impossibile?