Passa ai contenuti principali

L'Internazionale Festival a Ferrara

di Federica Pezzoli  by ESTENSE COM

Dopo la presentazione capitolina, ora Internazionale si presenta a Ferrara. E lo fa annunciando la settima edizione del Festival, che combacia con i vent’anni del settimanale.

“Una coincidenza che abbiamo cercato di sottolineare in diversi modi”, ha spiegato Chiara Nielsen, vicedirettore di Internazionale e direttore del Festival.

Prima di tutto aumentando i giorni della manifestazione con l’anteprima di giovedì 3 al Cinema Boldini, che vedrà la presentazione di La jaula de oro di Diego Quemada-Díez (ore 18.30) e di La mia classe di Daniele Gaglianone (ore 21.30): “entrambi esempi di quel cinema d’autore spesso penalizzato dalla distribuzione e a cui noi invece vogliamo dare risalto”. Un altro strumento di “autocelebrazione”, ha scherzato Nielsen, saranno gli incontri “In redazione” o “How to”, durante i quali i redattori di Internazionale spiegheranno al pubblico come si forma la rivista, sia nella forma sia nei contenuti: ad esempio “Europa. Come tenersi informati senza parlare venti lingue” (il 4 ottobre alle 15 in Piazza Municipale) o “Informazione. Come raccontare l’attualità sulla carta nell’era di Internet” (il  5 ottobre alle 14 al Museo del Risorgimento). Infine “ quella che vorremmo fosse una celebrazione collettiva” con i dj set di sabato 5 dalle 23 in piazza Castello e piazza Municipale, la musica d’autore al Chiostro di San Paolo e le installazioni “Un mondo di luci”: le proiezioni del fotografo francese Clément Briend che nelle serate del 4 e del 5, a partire dalle 21, illumineranno le facciate del centro storico di Ferrara con pagine storiche del settimanale.

Tema portante di quest’anno saranno i diritti, declinato in più modi possibili: dai diritti delle donne, sempre più calpestati in ogni parte del mondo, ai diritti rivendicati attraverso la mobilitazione on-line, dal diritto di espressione a quello di essere informati, imprescindibile in un festival di giornalismo e di giornalisti, fino ad arrivare ai diritti civili. Il tutto senza dimenticare la crisi economica e le transizioni che stanno vivendo paesi come la Birmania, il Venezuela e la Siria.

Tanti gli appuntamenti dedicati alle violenze contro le donne e a quelle donne che contro queste violazioni si sono ribellate, a partire dal Premio giornalistico Anna Politkovskaja,  conferito quest’anno alla giornalista radiofonica congolese Chouchou Namegabe che “per prima e praticamente da sola”, ha sottolineato Chiara Nielsen, si è occupata dello stupro come arma di guerra nella Repubblica Democratica del Congo e per questo è stata più volte minacciata di morte. E poi “La guerra contro le donne”, moderato da Riccardo Iacona, con Urvashi Butalia, indiana, Mona Eltahawy, egiziana, Rebecca Solnit, statunitense, e la stessa Chouchou Namegabe, per offrire una visione di quella che è oramai un’emergenza globale (4 ottobre, ore 16 al Teatro Comunale). Mentre, tra gli incontri serali, un reading tutto al femminile: Serena Dandini, le attrici Lella Costa, Orsetta De Rossi, Giorgia Cardacie, Rita Pelusio, insieme a Daria Bignardi, Urvashi Butalia, Mona Eltahawy, Chouchou Namegabe, Maye Primera, Igiaba Scego, Rebecca Solnit, Junko Terao, interpretano e leggono brani del libro della stessa Dandini Ferite a Morte (5 ottobre, ore 21.30 nel Cortile del Castello).

Per quanto riguarda la mobilitazione on-line, oltre agli incontri sul deficit di rappresentanza in Italia (a cui parteciperà anche il presidente del Senato Piero Grasso) e in Europa, da segnalare “Se l’impegno fa clic. Vizi e virtù dell’attivismo on-line” con rappresentanti di Greenpeace International e Change.org (domenica 6 ottobre, ore 11, cinema Apollo). Mentre alle nuove sfide e alle nuove censure per l’informazione nell’era di Internet è dedicato “Il prossimo scoop. La libertà di stampa dopo Wikileaks e il Datagate”, con Stephen Engelberg, Natalie Nougayrède (prima donna a dirigere Le Monde, il più importante quotidiano francese)e Giovanni De Mauro, che chiuderà il Festival domenica 6 alle 16.30 al Teatro Comunale.....C

http://www.estense.com/?p=332623

Post popolari in questo blog

AGAR, ISMAELE E MAOMETTO (E L'ISLAM)

Alla Mecca il profeta preferito dai musulmani era Mosè; a Medina il suo posto fu preso da Abramo, e Maometto trovò ottime risposte da opporre alle critiche degli ebrei:lui e i suoi musulmani erano tornati allo spirito più puro della fede (hanifiyya) proprio di quegli uomini che erano stati i primi muslim a sottomettersi a Dio. Non sappiamo fino a che punto Maometto abbia condiviso il desiderio di alcuni arabi degli insediamenti di tornare alla religione di Abramo. Nel Corano non viene fatta menzione della piccola setta meccana hanyfiyya;e la figura di Abramo prima delle sure medinesi fu oggetto di scarso interesse. Tuttavia, sembra che in questo periodo i musulmani chiamarono la loro fede hanifiyya, la vera religione di Abramo. Maometto aveva quindi trovato una via per confutare gli ebrei, senza abbandonare l'idea centrale della sottomissione a Dio anziché a una mera espressione terrena della fede, e la rivalutazione dell'importanza di Abramo gli permise di approfondire tale c...

-Heliopolis-Rivista- Delouze e Gattari...Petrongari

 a cura di Sandro Giovannini.Filosofia Estrema       Presentazione di UMBERTO PETRONGARI Il mio saggio (ancora inedito, e – forse provvisoriamente – intitolato Deleuze-Guattari, Sade-Masoch ), è soprattutto sull’ Anti-Edipo di Deleuze-Guattari , opera tale da contrapporsi alquanto nettamente alle posizioni di Masoch, e, soprattutto, a quelle di Sade: anche, quindi (e in particolare), a quelle che emergono dal suo breve scritto su ciò che deve intendersi per repubblicanesimo (scritto dedicato ad ogni francese dallo spirito illuministico-rivoluzionario, al fine di portarlo a pieno compimento).    Ma per quel che riguarda il masochismo, la sua interpretazione deleuziana, mi deriva dalla lettura di uno scritto (del 1967) che il filosofo francese dedica a Masoch. Ebbene, tale scritto, si occupa abbastanza approfonditamente anche del pensiero sadiano, anche allo scopo di chiarire le differenze tra l’uno e l’altro fenomeno (perlomeno a dire di Deleu...

Maria Marchese,Poesia,inedito,Dans Le Miroir -Francese

 VIDEO M Marchese     https://asinorossoferrara.blogspot.com/2025/01/maria-marchesepoesiaineditodans-le.ht ml   .. 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐚𝐭𝐭𝐢𝐧𝐚 𝐟𝐚𝐜𝐜𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐢𝐥 𝐛𝐢𝐬 𝐢𝐧 𝐩𝐨𝐞𝐬𝐢𝐚! 𝐀𝐛𝐬𝐨𝐥𝐮𝐦𝐞𝐧𝐭... 𝐃𝐢𝐫𝐞𝐭𝐭𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐡𝐞𝐬𝐞 Maria Marchese 𝐥'𝐢𝐧𝐞𝐝𝐢𝐭𝐚 𝐃𝐨𝐮𝐜𝐞𝐦𝐞𝐧𝐭 𝐝𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐞 𝐦𝐢𝐫𝐨𝐢𝐫 𝐒𝐜𝐫𝐢𝐭𝐭𝐚 𝐞 𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐩𝐫𝐞𝐭𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 Maria Marchese 𝐈𝐬𝐩𝐢𝐫𝐚𝐭𝐚 𝐝𝐚 𝐆𝐢𝐨𝐜𝐡𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐢𝐛𝐢𝐭𝐢 𝐝𝐢 𝐍𝐚𝐫𝐜𝐢𝐬𝐨 𝐘𝐞𝐩𝐞𝐬 𝐉𝐚𝐦𝐚𝐢𝐬 𝐬𝐚𝐧𝐬 𝐥𝐚 𝐩𝐨𝐞́𝐬𝐢𝐞, 𝐥'𝐚𝐦𝐨𝐮𝐫, 𝐥'𝐚𝐫𝐭, 𝐥𝐞 𝐫𝐞̂𝐯𝐞, 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐧𝐡𝐞𝐮𝐫 𝐞𝐭 𝐥'𝐢𝐧𝐚𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐮 𝐩𝐥𝐮𝐬 𝐛𝐞𝐚𝐮 𝐪𝐮𝐞 𝐩𝐫𝐞́𝐯𝐮! Infospaziodedicato zoomonart.blogspot.com    Continua la ricerca anche in lingua francese della Poetessa e  "esperta" in moda Maria Marchese, nota anche per il Libro, Le Scarpette Rosse,  per certa animazione e interviste articoli Video in riviste specializzate, bel mix t...