Meloni a Ferrara “sveglia” il Pdl
L'onorevole se la prende anche con Monti: "Ad alzare le tasse non ci vuole nulla"
di Martin Miraglia
La presenza dell’ex ministro della gioventù venerdì pomeriggio alla sala Arengo del Comune di Ferrara per presentare il suo libro “Noi crediamo” è stata l’occasione per vedere di nuovo il Pdl estense allo scoperto, visto l’immobilismo delle ultime settimane.
Prima che l’autrice prendesse la parola, sia Cimarelli – presidente provinciale del Pdl, succeduto a Balboni durante l’ultimo congresso – che Paolo Spath – presidente invece di Giovane Italia, movimento giovanile del Pdl – hanno espresso le loro considerazioni sulle primarie del partito, scatenate dall’annuncio della non ricandidatura di Silvio Berlusconi.
Cimarelli ha dato l’avvio alla conferenza – a cui la Meloni è arrivata con un po’ di ritardo – augurandosi che sia dato corso a primarie “che non siano di facciata”.
“Sono severo sui candidati, non serve una pletora di perone che aumenti la conflittualità”, ha proseguito il presidente del Pdl ferrarese, facendo poi il paragone con le primarie del Pd “dove probabilmente la Puppato ritirerà la propria candidatura”.
“Come coordinatore provinciale – ha continuato -, ho intenzione che le primarie vengano svolte nel modo più democratico possibile, e queste devono significare un ricambio fondamentale della classe dirigente del partito”. “Con il ritiro di Berlusconi – ha aggiunto -, molte altre persone dovrebbero fare un passo indietro”...C