2013: ritorno di Alberto Ronchi a Ferrara?

 

Bologna non merita Alberto Ronchi? Torni a Ferrara per salvarla...



La notizia, naturalmente lanciata in sordina a Ferrara, tutta la stampa condizionata dalla casta PD, e persino con malcelato astio verso un ferrarese da anni protagonista come Rock-Politik a Bologna.

Ovvero Allberto Ronchi, ex assessore alla cultura, colui che fece decollare Ferrara sotto le Stelle, poi emigrato nel capoluogo felsineo perchè dissidente verso la porcata Ronconi del famigerato sindaco Sateriale.

Da anni, Ronchi, prima come assessore regionale e poi nel capoluogo emiliano sempre per la cultura: come svecchiò a Ferrara così in regione (molti sacrosanti tagli a tromboni della lirica e enti specifici inutili) e una nuova politica culturale, moderna, il meglio del compianto Renato Niccolini in quel di Roma.

Ebbene, roba da matti, paragonato a quel che non succede a Ferrara, con Sateriale, Franceschini, Tagliani, Maisto, Modonesi, che hanno ormai ucciso la città, tra un affaire Kona e l'altro, ma al massimo qualche protesta dei ferraresi, a Bologna un sedicente comitato di cittadini ha denunciato il Nostro per... istigazione a delinquere... sulla Movida bolognese fatale feedback di rilevanti programmazioni di eventi culturali in Bologna. Naturalmente una minoranza di altrettanti tromboni nevrotici e da villaggi d'alta montagna, come più o meno li ha apostrofati Ronchi, stanco di emuli tortellini quasi della Val di Susa che – come nell'ex Savoia, per leggi assurde frenano il progresso e l'economia del futuro!

Ergo, non per questo colpo di sole di qualche bolognese trogodita, torni comunque Ronchi a Ferrara, a salvarla. Qualche fermento civile critico a Ferrara, pare esserci: lo cavalchi in democratica sintonia con altre realtà estensi.

Per la Ferrara liberata del 2013, subito!